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Inzaghi: “Felice del mercato, Acerbi importante. Voglia di sfidare il Milan. Bastoni…”

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Il tecnico nerazzurro presenta in conferenza stampa i temi principali della stracittadina in programma domani

Fabio Alampi

Vigilia di derby di Milano per Inter e Milan, che si affrontano domani a San Siro (calcio di inizio alle ore 18) con i nerazzurri in vantaggio di un punto sui cugini rossoneri. Simone Inzaghi, tecnico interista, presenta così la sfida in conferenza stampa.

Il Milan ha cambiato poco. Una partita come il derby potrà essere decisa dai duelli individuali?

"I duelli chiaramente saranno molto importanti. Sappiamo cosa rappresenta un derby per la nostra società e per i nostri tifosi. La squadra ci arriva bene, ha recuperato mentalmente e fisicamente dalla partita di martedì. Oggi avremo il penultimo allenamento, poi domani avremo questa partita molto importante".

Calhanoglu e Lautaro hanno citato il derby dell'anno scorso: come state usando il ricordo di quella partita?

"L'anno scorso di derby se n'è giocati tanti, l'ultimo l'abbiamo vinto 3-0 e ci ha permesso di alzare un trofeo. Sappiamo cosa è successo nel ritorno di campionato. Penso che un derby si carica per conto proprio, ho dei ragazzi con grandissima personalità e voglia di giocare. Si affrontano le prime due dello scorso campionati, due squadre forti, poi tutte le partite sono molto equilibrate, decise da singoli episodi, bisogonerà essere bravi a indirizzarli dalla nostra parte".

Ora che è finito il mercato, è l'Inter che voleva?

"Assolutamente sì, la società e la proprietà hanno lavorato molto bene, trattenendo giocatori importanti, sapendo che ci sono dei paletti da rispettare, chiari fin dal mio arrivo. Sono molto soddisfatto della squadra, sono state due sessioni positive a livello finanziario, ma quello che più conta è che la squadra è competitiva, l'ha dimostrato l'anno scorso e lo dimostrerà anche quest'anno".

Quanto mancherà Lukaku? Potrà tornare prima della sosta?

"Lukaku ha avuto questo infortunio, la nostra speranza è di recuperarlo prima della sosta. Ci vorrà del tempo ma lo staff si sta attivando per mettercelo a disposizione il più presto possibile. Sappiamo che è una perdita importante, ma in queste prime partite ci sono molti infortuni in tutte le squadre, tutti devono essere pronti per questa evenienza".

Si può ripartire dal derby vinto in Coppa Italia?

"Ne abbiamo giocati 4 la scorsa stagione, sono stati tutti diversi uno dall'altro, gare sempre equilibrate e giocate bene. Nei derby serve personalità, la mia squadra ce l'ha. Bisognerà fare attenzione agli episodi e ai duelli, che saranno tantissimi. Servono cattiveria e determinazione, sono partite molto sentite".

Pioli ha detto che il Milan è più forte dello scorso anno: si può dire lo stesso dell'Inter?

"Quello lo dirà il campo. Abbiamo lavorato bene, mantenendo giocatori importanti. Abbiamo fatto un mercato molto intelligente, con giocatori giovani ed altri più esperti che potranno darci un grandissimo aiuto".

L'Inter arriva al derby con un punto in più, ma ha ricevuto più critiche dal Milan. Qualcosa non ti è piaciuto?

"L'ho detto dopo la Cremonese: della sconfitta contro la Lazio se n'è parlato tantissimo, è normale, noi siamo l'Inter e una nostra sconfitta fa sempre notizia. Sono passate 4 partite, abbiamo 9 punti, siamo secondi in classifica, so che la condizione può migliorare di partita in partita, più giochiamo e meglio è, abbiamo giocatori di struttura importante. Sarà un tour de force fino a novembre, cercheremo di migliorarci in ogni allenamento e in ogni partita".

Cosa può portare Acerbi?

"Acerbi lo conosciamo, è un giocatore che ha tantissima esperienza, ha già lavorato con me e il mio staff, conosce i nostri metodi, è un nazionale, secondo me sarà di grande aiuto. Può fare il centrale e all'occorrenza anche il braccetto. Deve essere importante sia in campo che fuori, come lo è stato Ranocchia, che è stato un giocatore importante, con diverse presenze in un momento delicato e importante. Per noi e per la nostra stagione è stato preziosissimo".

Come sta Bastoni?

"Manca l'allenamento di oggi, domani mattina faremo un risveglio muscolare. Bastoni non era al 100% già contro la Cremonese, aveva avuto un rialzo febbrile, mi aveva dato disponibilità ma ho preferito fare altre scelte. In questi giorni ha avuto ancora un'indisposizione. Oggi tornerà ad allenarsi in gruppo e lì dovrò decidere, come in attacco: senza Lukaku siamo in 3, dovrò scegliere il partner di Lautaro sapendo che Correa ha fatto benissimo e ha fatto gol, Dzeko ha fatto un lavoro straordinario, mi è dispiaciuto che non sia riuscito a segnare, lo avrebbe meritato per la partita che ha fatto. Poi devo scegliere anche sulle corsie. Saremo 19 di movimento più 3 portieri".

Da piacentino, aver battuto la Cremonese le dà una carica maggiore?

"Al di là dei derby, martedì è stata una partita importante, venivamo da 3 giorni dove si era parlato a parere mio troppo. Ci sta, volevo una reazione dalla squadra, c'è stata, contro un avversario che ha raccolto meno di quello che meritava sul campo".

FCIN1908 - Come sta Gosens? Pensa che possa ritagliarsi uno spazio importante? Ci sono già gerarchie definite a sinistra?

"Robin è al 100% dentro al mondo Inter: l'anno scorso è stato fermo 6 mesi, sta lavorando con grandissima voglia e determinazione, in questo momento sto preferendo farlo entrare a gara in corso. Per quanto riguarda domani vediamo, posso scegliere anche Dimarco o Darmian come lo stesso Robine: con tutte queste partite il minutaggio si alzerà per tutti".

L'Inter dal suo arrivo ha alzato il suo baricentro: bisognerà rivedere l'atteggiamento contro il Milan che ha contropiedisti veloci?

"Di volta in volta cerchiamo di analizzare tutto questo. Penso che la differenza in partite del genere la fanno atteggiamento e motivazioni. Siamo quasi tutti gli stessi uomini che l'anno scorso per 8 partite di fila non ha preso gol, senza guardare l'avversario. La condizione deve crescere e, soprattutto, quando si subisce gol non si devono guardare solo i 3 difensori ma tutta la squadra".

C'è il ricordo dei festeggiamenti scudetto del Milan?

"Ognuno fa quello che crede e quello che vuole. Personalmente mi ricordo le serate dei due trofei davanti ai nostri tifosi, l'abbraccio del nostro pubblico all'ultima giornata contro la Sampdoria. Sappiamo tutti l'importanza della partita di domani".

A fine mercato c'è qualcuno che si è mosso di più? C'è qualcuno che vede meglio nella corsa al titolo?

"Si sono rinforzate tutte.Abbiamo visto in queste prime giornate quanto sia difficile vincere sempre, partite a detta di tutti facili non si sono dimostrate così. Siamo 6-7 squadre, tutte con l'obiettivo di vincere in testa, poi solo una ce la farà, le altre arriveranno nelle posizioni che contano".

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