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Milito: “Spero sia l’anno dell’Inter, con Suning si può tornare al Triplete. A Lautaro serve…”

Intervista dell'ex attaccante nerazzurro

Marco Macca

Una lunga intervista, per raccontare il suo suolo di dirigente del Racing Avellaneda e ripercorrere una carriera straordinaria vissuta a tinte nerazzurre. Diego Milito, il Principe di tutti i tifosi dell'Inter, ha rilasciato alcune dichiarazioni a 90min.com, tra passato, presente e futuro. Con un augurio: che quest'anno sia l'anno dei nerazzurri. Ecco le parole di Milito:

DIFFERENZE TRA VITTORIE DA GIOCATORE E DA DIRIGENTE - "È chiaro che ci sono differenze. Non è lo stesso essere un giocatore, dove ci sono molte cose che dipendono da ciò che fai nel campo di gioco. Nel ruolo di manager o direttore sportivo, non dipende tutto da te, oltre a formare una buona squadra. Si soffre in maniera diversa, anche se guardi le partite dalla tribuna".".

IMPORTANZA DEL RUOLO - "Quello del dirigente è un ruolo importante. È quello che sceglie una linea di calcio da seguire, che tiene i colloqui con l'allenatore. Ma è anche colui che parla con i leader del club".

LAUTARO- "Cosa gli serve per affermarsi come numero 9 titolare dell'Argentina? Tempo. È chiaro che è un grande giocatore e non ho dubbi che farà molto bene con la nostra nazionale. Ha bisogno di tempo e di accumulare gare per fare più esperienza possibile. È quello di cui ha bisogno oggi. Non sarà facile affermarsi perché fortunatamente abbiamo grandi attaccanti. In realtà, mi piacciono molti attaccanti: ci sono Lautaro, Kun Agüero, Higuaín è in forma".

FINALE DI CHAMPIONS 2010 - "La partita più importante della mia carriera? Certo. Per ciò che significa giocare una finale di Champions League, cosa significava per l'Inter in quel momento e per me personalmente. È stata una partita senza pari. È stata una grande gioia per l'Inter qualificarsi per la finale dopo 45 anni. La gente, il presidente e l'intero mondo interista lo volevano. Vincere la semifinale con il Barcellona è stata una gioia immensa, perché abbiamo avuto la meglio della migliore squadra del mondo, con i giocatori migliori del mondo".

MOURINHO- "Ha avuto un ruolo fondamentale, era il nostro riferimento, la nostra guida. Un allenatore che ci ha fornito tutti gli strumenti per raggiungere ciò che è stato raggiunto quell'anno. È sempre stato molto vicino ai giocatori. E' un allenatore che riesce a ottenere il 100% di ognuno dei suoi calciatori, gestisce il gruppo molto bene. Ha avuto un anno fantastico con noi".

L'INTER DI OGGI - "Ha avuto molti cambiamenti di proprietà con la partenza di Moratti. Non ha trovato la stabilità di cui aveva bisogno. Ma oggi con il gruppo Suning ha trovato la direzione giusta. Vorrei che quest'anno sia l'anno dell'Inter".

(Fonte: 90min.com)

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