Nella serata positiva di ieri contro la Roma, l'unica nota dolente per l'Inter arriva da Bastoni. Oltre alla squalifica in campionato, la distorsione alla caviglia che lo mette in dubbio anche per il Liverpool.
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Inter missione Napoli: in tre per la maglia di Bastoni. Lautaro deve scalare le gerarchie
Archiviata la Coppa Italia l'Inter ora torna a concentrarsi sul campionato e sulla delicata sfida di sabato sera con il Napoli
"Inzaghi e il suo staff mettono subito nel mirino la trasferta di Napoli, sabato prossimo al Maradona. Scavallare il duello contro l’altra seconda rilancerebbe i nerazzurri come favorita per lo scudetto, anche perché poi il calendario andrà in discesa (sulla carta) con gli unici scontri diretti rimasti con la stessa Roma (ancora al Meazza) e in casa della Juve, ad aprile. Fare risultato sabato servirebbe inoltre ad arrivare carichi al punto giusto per la sfida (quasi impossibile) contro il Liverpool di Klopp, con l’andata fissata per il 16 febbraio (ritorno ad Anfield l’8 marzo)", sottolinea Gazzetta.it.
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Inzaghi in settimana farà tutte le valutazioni del caso ma, dopo il turnover light in Coppa, la formazione anti Napoli è pressoché fatta per nove undicesimi. I due dubbi riguardano l’attacco e chi completerà la difesa con Skriniar e De Vrij. Squalificato per due turni in campionato nel caos post derby, Bastoni si è pure infortunato alla caviglia destra (esami nelle prossime ore) e va considerato a rischio anche per la Champions. Al suo posto scatta il fattore D: Inzaghi potrà infatti scegliere tra D’Ambrosio (che farebbe traslocare a sinistra Skriniar, come con la Roma), il sostituto naturale Dimarco ma anche Darmian, preziosissimo jolly che gioca a memoria anche nei tre dietro.
Con Dumfries e Calhanoglu che torneranno dal 1’ accanto agli intoccabili Barella, Brozovic e Perisic (ormai un’arma impropria a sinistra), l’altro dubbio che Inzaghi si porterà fino a sabato è quello sull’attacco. Stando alle rotazioni recenti, al Maradona Lautaro dovrebbe tornare titolare. Ma non sarà facile rinunciare a uno tra Dzeko e Sanchez. Il bosniaco resta fondamentale non soltanto come finalizzatore ma anche da regista avanzato. l Nino è in grande condizione. Argento vivo che abbassandosi tra le linee fa scompigli, lotta su ogni pallone e non ha perso il vizio del gol. Il Toro (multato per gli insulti a Theo) insomma sembra dover scalare le gerarchie. In campionato non segna dal 17 dicembre scorso, con la doppietta alla Salernitana. Ma anche lui ci mette sempre l’anima, dà profondità. E cerca un acuto scudetto., chiude il portale sportivo.
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