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Nainggolan: “Barella diventerà un top player. Conte? Sempre stato chiaro con me. Marotta…”

Le parole di Radja Nainggolan ai microfoni di DAZN intervistato da Diletta Leotta

Alessandro De Felice

Intervistato da Diletta Leotta per DAZN l'ex centrocampista dell'Inter, attualmente in prestito al Cagliari, Radja Nainggola. Queste le sue parole rilasciate in una lunga intervista.

VITA - "Questa è la spiaggia del Poetto, ogni tanto vado a pesca. In ogni posto dove sono stato sono stato sempre bene. Qui sono stato 5 anni e sono cresciuto come uomo con uno stile di vita più congeniale al mio. A Roma sono molto amichevoli, giocherelloni e mi sono legato molto in quella piazza. L'esperienza di Milano è stata molto positiva. Una società importante, dei compagni eccezionali e un tifo che comunque segnava delle cose importanti sempre con 50 - 60 mila spettatori"

CALCIO - "A Roma ho vissuto solo momenti belli, record di punti, semifinale di Champions, abbiamo fatto sognare una piazza ma poi hanno dimezzato la rosa e mi è rimasta qua. Cagliari? Scelta semplice, io sono stato di parola, ho parlato con Giulini che mi diceva che mi avrebbe voluto vedere qui e sono tornato subito. Poi i problemi personali hanno indirizzato la mia scelta"

MAGLIA - "Normale mi dovessero liberare la numero 4, io non sono mai stato scaramantico ma quando sono tornato qui sono diventato scaramantico. Da Conti e Cellino, tutti scaramantici"

CELLINO - "Bellissimo rapporto con lui, un grande intenditore di calcio, un uomo di parola. Io da giovane qui avevo sbagliato, non rispettando alcune regole, sono stato fuori rosa ma gli errori si pagano. I tifosi? Mi hanno sempre rispettato, se fai bene in passato sarai sempre rispettato. Abbiamo una bella squadra ma non posso fare paragoni con altre squadre in cui ho giocato"

FRATELLO MAGGIORE - "Sono cambiati i tempi oggi fai 10 partite e ti pagano milioni, io ho fatto tutta la gavetta. Spero di poter portare questa esperienza per non far mollare sulla testa, se un ragazzino lo copri di soldi si monta la testa e non diventerà mai un giocatore"

ADDII - "Io non ho mai creato problemi con nessuno, credo nell'amicizia nel mondo dello sport, poi un passo sbagliato fuori dal campo può capitare ma ti mettono addosso un'etichetta che difficilmente ti togli. Io nella mia carriera ho girato poche squadre, se sto bene in un posto non vado via, non sarei mai andato via da Roma ma non perchè non volessi andare all'Inter, perchè poi pensano questo, ma arrivano delle persone che ti fanno cambiare idea"

DE ROSSI - "Per me lui era come Conti qui al Cagliari, lo sentivi anche se era fuori, era un simbolo perchè lo senti anche se non è presente. Sono l'opposto di quello che uno possa pensare, Totti, De Rossi, sono uno più bello dell'altro come compagni. Ho parlato molto con lui mi ha detto che voleva giocare nella Bombonera"

IL MIO SUPERCLASICO - "Per me oramai è Roma-Lazio. Come la vive la piazza ho vissuto sensazioni che non ho provato altrove. Io non ho mai avuto nessun problema con Totti, ora è diventato social anche lui a 40anni, prima era tutto contro ora ha smesso e ha iniziato coi social..."

NINJA - "Convivo con questo soprannome. Autodisciplina? Ce l'ho, mi metto delle regole, sto cercando di metterne, anche a 30anni si deve crescere, so bene di aver combinato qualche marachella ma per me pensavo fosse una cosa giusta. Non rinuncerei mai alla mia sana normalità, qui ci sono le sagre, ci vado, vado anche alle giostre, cerco di vivere il più sereno possibile, come una persona normale"

INDONESIA - "Mio padre mi ha abbandonato quando avevo 5 anni e non sento nulla di quella cultura, mi sento belga e italiano. Radja significa Re in indonesiano. Ora gioco molto a paddle"

BARELLA - "A chi insegnerei le regole del paddle? Nicolò. Mi sarebbe piaciuto giocare con lui, credo che sia un giocatore forte che divneterà grandissimo, deve fare esperienza internazionale ma è normale, ha tutte qualità sopra la media che migliorandole può portarlo a diventare un top"

ZANIOLO - "Si vede che ha una prepotenza fisica importante anche per l'età, dopo 10 partite parlavano come fosse un fenomeno, questo colpa dei tempi di oggi. Gli hanno dato tanta importanza che in una piazza come Roma non è semplice da gestire diventerà un grandissimo giocatore"

SEGRETO - "Il fuoco che mi fa andare in campo? Mi piace giocare a calcio, se potessi non allenamenti e giocare solo le partite lo farei, mi piace la sfida. Ne parlavo con Conti guardando i filmati del 2011 ed eravamo dei guerrieri. Vedo il mio percorso come un film"

GOL INTER - "Esultanza leggera la mia contro l'Empoli, ero molto contento ed era più una sensazione di sollievo. Non mi aspettavo che non avrei giocato più all'Inter, Marotta non mi aveva mai detto nulla e a fine giugno mi chiamano per comunicarmi che avevano fatto altre scelte, ho fatto il ritiro mi sono allenato bene e Conte ha dato retta giustamente alla società. Mi sarebbe piaciuto esser allenato da Conte in un mese anche se non potrai mai giudicare una persona per un mese, vedevo la sua determinazione, le sue idee, era diretto se qualcosa non ti piaceva lo diceva. Mi ha chiamato da parte mi disse che era malato per me che mi voleva al Chelsea ma la società ha preso altre decisione e lui le condivideva, ho apprezzato le sue parole, dirette, e non ho creato problemi, poi vedremo come andrà a finire perchè ho voglia di dimostrare"

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