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Nainggolan: “Marotta non mi ha mai parlato, l’hanno fatto Oriali e Conte. Il Cagliari…”

Il centrocampista belga ripercorre gli avvenimenti che questa estate lo hanno riportato in Sardegna

Fabio Alampi

Intervistato dal Corriere dello Sport, Radja Nainggolan ha parlato della sua decisione di tornare nella "sua" Cagliari dopo la scelta dell'Inter di non puntare più su di lui nel nuovo corso targato Antonio Conte.

Il tuo ritorno a Cagliari ha fatto clamore.

Mi avevano chiamato anche Di Francesco e Montella. Ma Giulini è stato il primo a volermi. Già più di un anno fa mi aveva detto: un giorno devi tornare da me, devi finire la carriera a Cagliari.

Un ritorno anticipato.

Una mia scelta. Resa più facile anche dai problemi di mia moglie. Ora sta con la sua famiglia, i genitori, le amiche del cuore e questo le fa bene. È una situazione difficile, ma sta lottando alla grande. Lei è una donna forte. Magari capita un giorno o due che sta più debole, ma poi si riprende.

La malattia di tua moglie. L'Inter che non ti vuole più.

Sono stati chiari con me. Apprezzo sempre la gente che ti parla in faccia. Mi hanno convocato all'inizio: tu non rientri nei nostri piani.

Ti ha parlato Marotta?

Marotta non mi ha mai parlato. È stato Oriali. Poi mi ha parlato Conte. Mi ha detto che mi ha sempre stimato, ma che questa era una scelta per motivi extracalcistici.

Domenica c'è Cagliari-Inter. Come ti suona? Hai apprezzato la sincerità, ma quanta voglia di rivalsa?

Chiaro, vorrò dimostrare che hanno sbagliato, ma non solo in questa partita, in tutto il campionato. Ho cercato di far cambiare idea a Conte, sono partito in tournée, ho dato tutto me stesso, ma non ci sono riuscito.

Ti sarebbe piaciuto farti allenare da lui?

In quel mese scarso ho capito che è un buonissimo allenatore. Sa motivare, sa come mettere la squadra in campo, parla con tutti e dà importanza a tutti. Mi sarebbe piaciuto, mi mancherà come esperienza, ma accetto la sua scelta.

E giocare con Barella. Quanto ti sarebbe piaciuto? Vi inseguite, vi sfiorate da sempre. Tuo erede al Cagliari, quasi erede alla Roma e ora all'Inter.

Era un desiderio anche suo. Quando è arrivato all'Inter mi ha detto: Radja, io e te dobbiamo giocare insieme, dobbiamo spaccare tutto. Mi sarebbe piaciuto dargli una mano a crescere in una realtà così diversa, ma ha qualità per diventare un grandissimo.

Non troverai Icardi in campo. Lui ha fatto una scelta diversa da te

Ti posso dire che Icardi non è un cattivo ragazzo. Però, l'anno scorso è successo quello che sappiamo, la moglie ha fatto quelle dichiarazioni, e non tutti perdonano.

Tu hai perdonato?

Non le ascolto nemmeno, non guardo i programmi di calcio.

Inter-Lecce l'hai vista?

L'ho vista, ma solo perché era lunedì e non c'era altro di meglio.

Con chi hai legato di più all'Inter?

Ho legato molto con Politano. Poi con Brozovic, Perisic, Handanovic, Ranocchia.

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