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Inter, Oaktree spinge forte: nuovi sponsor ed espansione in Usa. Accelerata sul dossier stadio

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Dopo lo stop per il cambio di proprietà, Oaktree non vuole perdere altro tempo e ha rimesso in moto la macchina nerazzurra
Andrea Della Sala Redattore 

L'Inter ha ripreso a correre. Dopo lo stop per il cambio di proprietà, Oaktree non vuole perdere altro tempo e ha rimesso in moto la macchina nerazzurra. L'obiettivo è crescere ancora sia in campo che fuori.

"Adesso che c’è un nuovo Cda a trazione Oaktreee e sul volante ci sono le mani esperte di Beppe Marotta, i nerazzurri possono partire con un progetto ambizioso. È doppio, nasce in campo e vola oltre: il fondo proprietario vuole continuare a vincere in Italia e aumentare magari la competitività in Champions, anche perché solo così si può rendere più luminoso il brand nerazzurro nel mondo. Ed è lì, nei ricavi, che ci sono praterie inesplorate ancora da percorrere.


Espansione globale seguendo la scia di luce che regala la nuova stella: le campagne dell’area marketing che fa capo all’a.d. Alessandro Antonello partono da lì, da uno scudetto diverso proprio perché storico. La Media House ha pompato ovunque le immagini di una festa che sembrava senza fine: scommettendo che in qualche angolo di mondo qualcuno possa innamorarsi di questi colori, si guarda a nuovi ricavi oltre l’ombelico italiano. Da un variegato universo di iniziative e prodotti legati al nuovo tricolore ci si aspetta una cinquantina di milioni. E si aggiunge un’attenzione enorme alla maglia bistellata. Il lancio concordato con Nike sarà per la prima amichevole della nuova annata, ma i calcoli sulla divisa già richiestissima sono presto fatti. L’Inter ha previsto per la stagione in corso una vendita (solo dai propri canali) di 150mila unità che daranno un fatturato di circa 17,5 milioni, mentre per la divisa con lo “scudo” 2024-25 la stima è di circa 200 mila unità e 25 milioni", sottolinea La Gazzetta dello Sport.

Inter Marotta Cano Ralph

"Per raggiungere nuovi partner commerciali serve allargare la base di appassionati sui social. E pensare che nel complesso la “community” nerazzurra è pure cresciuta in una stagione esaltante: circa +15% superando i 72 milioni di tifosi. E ancora +26% di engagement a quota 355 milioni, e a corredo la bellezza di 2,3 miliardi di views. È TikTok a trainare, ma in generale c’è un primo venticello che spinge il nerazzurro in giro per il mondo: il fondo chiede che lo si cavalchi ancora e ancora. E che si raccolga in tempi medi i frutti di quanto è stato (e sarà) seminato. Basti pensare alla maxi-coreografia su tre anelli nella maestà del vecchio San Siro contro la Lazio: toglieva il respiro dal vivo, è diventata virale on line. Avere un impianto più moderno e capace di generare decine di milioni di ricavi annui è, però, la frontiera per Oaktree. Il fondo vuole davvero togliere polvere al dossier stadio: più velocemente si deciderà, più in fretta lieviterà il valore del club".

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"La nuova proprietà, però, batte bandiera a stelle e strisce e, come ribadito all’assemblea dei soci anche dall’a.d. Antonello, guarda alle potenzialità di crescita negli Stati Uniti, lì dove Inzaghi si giocherà il Mondiale per Club nell’estate 2025. Per Oaktree sarà una sfida “in casa”, ma pure un cancello importante per valutare la crescita dopo un anno al timone. Tra l’altro, la vecchia America — dove già adesso si vende il 10% dei progetti speciali con i partner Nike & Paramount+ — ha un interessante humus nerazzurro. C’è una fan base di 22 milioni di tifosi e i soci sono cresciuti in due anni al ritmo di 235% tra Miami, New Jersey, New York, Boston, Chicago, Las Vegas, Los Angeles, San Francisco, Manhattan, Ohio, Philadelphia, Washington. Non è un caso che il club abbia piantato il nerazzurro in alcuni eventi simbolo, dal GP di Las Vegas a Coachella, festival di culto fatto di performance iconiche e masse oceaniche. Il dj turco di fama planetaria, Mahmut Orhan, lì ha suonato con la maglia dell’amico Calha", chiude Gazzetta.

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