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Oriali: «Tornare all’Inter? Diamo tempo… Che corsa a Barcellona con Mou!»

Lele Oriali, su Diretta Web, ha risposto alle domande degli sportivi collegati ai social network. Argomento principale: ovviamente l’ Inter Domanda più importante: un suo possibile ritorno all’Inter Mi fanno piacere gli attestati di...

Lorenzo Roca

Lele Oriali, su Diretta Web, ha risposto alle domande degli sportivi collegati ai social network. Argomento principale: ovviamente l' Inter

Domanda più importante: un suo possibile ritorno all'InterMi fanno piacere gli attestati di stima nei miei confronti, ho lasciato l'Inter due anni fa e devo dire che tra social network, manifestazioni allo stadio e altro ho ricevuto tanto affetto dai tifosi. Lasciamo però anche a chi deve decidere di farlo con calma, senza forzare la mano a nessuno.

Cambio presidenziale all'Inter?Non ho idee in proposito, ma secondo me non c'è niente di vero a meno che non arrivi qualche sceicco o qualche magnate russo, cosa che penso sia difficile perché Moratti è il primo tifoso e mi auguro che rimanga presidente per tanto tempo, perché sono sicuro che farà l'impossibile per riproporre una squadra di altissimo livello.

Esperienze nei derbyRicordo una vittoria in un derby, dopo 9 minuti eravamo già 3-0 per noi. L'infortunio? Mi feci molto male in quella sfida, andai subito in clinica perché la ferita era aperta, trovai un chirurgo plastico che mi diede 44 punti, ma non rimasi tanto tempo fuori perché giocammo in Coppa Uefa in Romania. Mauro Tassotti, l'autore del fallo, si scusò subito, è stato uno dei migliori calciatori italiani in quel ruolo.

Lei e Mourinho, la corsa pazza a Barcellona...Se non ci fossero state le barriere dello stadio saremmo arrivati a casa. Fu una partita determinante perché subentrò in noi la convinzione di essere quasi imbattibili. Momenti indimenticabili. Devo dire che gli steward e alcuni giocatori (Valdes) non furono molto gentili con noi mentre correvamo verso i nostri tifosi.

Inter, ha senso cercare un grande allenatore o è meglio puntare su uno come Pioli che può ripartire da zero e in 3 anni fare un progetto?Dipende dalle linee della società. per me non è il caso di stravolgere tutto, c'è uno zoccolo duro su cui puntare. Certo ci sono problemi di età ma un grande allenatore non basta, ci vuole una grande società alle spalle e dei grandi giocatori. L'Inter non può fare un ragionamento del genere, non può permettersi di sperimentare 3 anni...

Il ruolo dei procuratorinel calcio di oggi non è eccessivo?Sono come gli agenti immobiliari, più case vendono, più guadagnano. Ma non diamo loro tutta questa importanza, non sono loro i proprietari del cartellino e ci sono attori che hanno più peso di loro come le società e i giocatori.

In carriera hai fatto 41 gol, qual è il più bello?Uno sicuramente è il primo gol in un derby vinto 5-1 dopo 4 minuti, anche se il più bello fu in un altro derby, credo nel '79, cross di Prohaska, stop di destro e gol di sinistro. Tecnicamente bellissimo, cosa per me inusuale.

La tua vita è una partita di calcio: a che minuto ti senti e qual è il punteggio?Credo di avere iniziato appena il secondo tempo, il risultato per ora mi vede in vantaggio, credo che sia da calciatore che da dirigente di aver raggiunto risultati impensabili all'inizio della mia carriera. Anche in Nazionale ho avuto la fortuna di partecipare nel periodo giusto, cosa volere di più. Ho avuto anche la fortuna di incontrare la donna giusta e formare con lei una splendida famiglia. Ma credo che posso dare ancora molto e il futuro credo che mi darà altre soddisfazioni, diciamo per adesso siamo sul 5-1 per me all'intervallo.

Ti congediamo con la sciarpa di Madrid...Che spettacolo, un ricordo incredibile...