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PALACIO che grinta: “Torneremo in alto, dispiaciuto per Strama. Icardi, Belfodil e Balotelli…”

Una stagione da incorniciare (dal punto di vista personale) per Rodrigo Palacio. Numeri impressionanti e autentico trascinatore dei nerazzuri, l’argentino si è concesso in una lunga intervista che il Corriere dello Sport pubblica...

Giovanni Montopoli

Una stagione da incorniciare (dal punto di vista personale) per Rodrigo Palacio. Numeri impressionanti e autentico trascinatore dei nerazzuri, l’argentino si è concesso in una lunga intervista che il Corriere dello Sport pubblica nell’edizione odierna.

“In questo momento non dobbiamo pensare allo scudetto,  ma lavorare per riportare in alto l’Inter. La Juventus? È un passo avanti e l’arrivo di Tevez rappresenta una garanzia in più per loro. Io e Milito? Speriamo di fare molti gol soprattutto per aiutare l’Inter. Balotelli? Mi piace, è uno che fa la differenza, non a caso con il suo arrivo il Milan è tornato a vincere. Totti? Impressionante, un vero fuoriclasse. Di Natale? Ha una costanza incredibile. I miei 22 gol lo scorso campionato? Sono molto soddisfatto, non mi aspettavo un’annata del genere, peccato per gli infortuni ma spero di migliorarmi in questa stagione anche se preferirei segnare meno e che l’Inter vincesse qualcosa. Milito? Spero torni presto, in allenamento sta andando molto bene. Mazzarri? È un tecnico molto preparato, a memoria non ricordo di aver mai lavorato così tanto in fase di ritiro. Mi è dispiaciuto molto per l’esonero di Stramaccioni, con lui avevo un buon rapporto. Il mio ruolo? Mi piace giocare dietro la punta, partire da dietro, sto lavorando per svolgere al meglio questa mansione. Pentito di esser venuto all’Inter? Assolutamente no, sono certo di aver fatto la scelta giusta. Sono in una grande società, i cicli esistono ma vedrete che torneranno i risultati. Icardi e Belfodil mi piacciono molto, sono un ottimo investimento per il futuro. Cosa mi piace di loro? Icardi ha movimento ed elevazione, Belfodil forza fisica e tecnica, senza contare la grande volontà. Sta rispettando il Ramandan ma non salta un allenamento. Non ho cambiato numero, conservo l’8, mi ha portato bene al Genoa e all’Inter. Al Boca avevo il 14 ma quando sono arrivato in Italia al Genoa era di Sculli. Mi tengo volentieri il mio numero”