Palacio: “Zanetti emblema nerazzurro, Milito che tegola”. E l’Inter ‘trema’ perché…

Dall'Argentina il bomber nerazzurro Rodrigo Palacio, ai microfoni di Sports Center in onda su Espn, ha parlato della convocazione in Nazionale e del momento personale vissuto all'Inter, club che lo ha strappato al Genoa la scorsa estate. Queste le sue parole raccolte da FcInter1908.it: "Per arrivare in nazionale ho aspettato molto, l'importante è essere qui adesso e sono contento. Adattamento in Italia? Al Genoa ho impiegato un po' di più, ho dovuto imparare la lingua e adattarmi al calcio italiano, ma poco dopo mi sono sentito bene. All'Inter invece sapevo di andare in gruppo pieno di argentini e di campioni, il periodo di adattamento è stato più veloce, sono contento di far parte di questo gruppo".

Inevitabile la domanda su capitan Zanetti. "Che ruolo ha? Compagno di squadra, presidente, sindaco?", gli chiede il giornalista.

"Ovviamente è un compagno ma sappiamo tutti chi è Pupi per l'Inter. È l'emblema, è lì da molti anni ed è un giocatore che ha fatto la storia. La situazione di Milito? Per noi è stato un brutto colpo. È un giocatore importante per la squadra, è un goleador che faceva la differenza in campo e per come è arrivato l'infortunio è stato una brutta cosa per la squadra. Adesso lo attendiamo e spero che recuperi il più presto possibile".

Palacio, poi, dimostra ancora una volta di non vivere ossessionato dal goal: "Personalmente io quando entro in campo cerco sempre di far goal, lo voglio. Se arriva bene, altrimenti l'importante è che la squadra vinca...".

E Palacio potrebbe essere titolare, in sostituzione di Sergio Aguero, già venerdì contro il Venezuela. L'Inter incrocia le dita, visti i precedenti con le Nazionali: Palacio è troppo importante per i nerazzurri in questo finale di stagione.