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Minacce all’Inter e a Conte: Zhang in contatto dalla Cina. GdS: “Quelle parole del mister…”

L'indagine della Procura di Milano è già partita

Matteo Pifferi

L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport ha voluto spiegare, in maniera dettagliata, la situazione inerente alle minacce ricevute da Antonio Conte da parte di un anonimo che ha fatto recapitare una lettera, con tanto di proiettile calibro 22 di un fucile da caccia come 'allegato': "Amante della caccia, evidentemente. E con un gusto spiccato per la mitomania: dev’essere più o meno questo il profilo del mittente della lettera di minacce diretta all’Inter, arrivata nella sede nerazzurra giovedì. Ma più che la lettera, a far rumore è stato l’allegato, un proiettile calibro 22 di un fucile da caccia, che ha spinto l’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta, insieme con i responsabili della sicurezza del club, a presentare denuncia. Nella lettera, scritta in un italiano sgrammaticato, il mittente s’è «divertito» a citare il nome di Antonio Conte, tecnico nerazzurro", spiega la Rosea che evidenzia come sia impossibile trovare motivazioni o riferimenti sportivi ad un gesto così illogico. L'Inter ha fatto denuncia contro ignoti ed è partita l'indagine della Procura di Milano che ha attivato la 'vigilanza dinamica' nei confronti del club e di Conte.

ZHANG IN CONTATTO - "La pubblicità data al gesto di un folle ha innervosito non poco lo stesso Conte, che ha provato a capire l’origine della fuga di notizie, dopo l’articolo pubblicato dal Corriere della Sera. Non è un caso che la moglie del tecnico, Elisabetta Muscarello, a metà mattinata abbia usato il profilo facebook per manifestare tutta la sua sorpresa, evidentemente all’oscuro di tutto: «La storia del proiettile è una bufala!», frase condita da un «senza pensare mai alle conseguenze». Conseguenze che hanno spinto Conte e la società a riunirsi ad Appiano di buon’ora, ancor prima del ritrovo per l’allenamento fissato – e poi regolarmente diretto – dal tecnico alle 10", conferma la Rosea che aggiunge come Steven Zhang, in questi giorni in Cina, abbia voluto essere informato e relazionato sull'accaduto.

QUELLE PAROLE - Non sono mancati attestati di vicinanza verso Conte come le parole del Sindaco Sala ma "di sicuro quanto accaduto fa tornare alla mente alcune parole dello stesso Conte, in particolare quelle alla vigilia della partita Inter-Juventus: «Sono tornato in Italia, l’ho trovata peggiorata all’ennesima potenza, piena di odio e rancore – disse l’allenatore –. A volte mi chiedo: chi me lo ha fatto fare? Sarà sempre più difficile trasmettere valori positivi, se continua così sono pronto a dire basta, arrivederci». Ecco: questo episodio rafforza le sue idee, certo. Ma, combattivo com’è, Conte non direbbe mai basta di fronte a una pallottola più o meno spuntata", chiosa la Rosea.

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