Paulinho-Inter? Il treno è passato. E quando Stramaccioni dice…

I tifosi dell'Inter sono terrorizzati: un'altra sessione di mercato con il tormentone Paulinho sarebbe insopportabile. Il centrocampista del Corinthians ha rifiutato la destinazione nerazzurra per ben due volte, un atteggiamento che ha indispettito non poco Massimo Moratti e che ha avuto come conseguenza (tutt'altro che negativa) la sterzata decisa (a livello di investimento) su Mateo Kovacic.

Ora Paulinho è tornato d'attualità. Il Corinthians è fuori dalla Libertadores e il centrocampista della Nazionale brasiliana potrebbe finalmente vincere le sue ritrosie e sbarcare in Europa. All'Inter? Il treno sembra definitivamente passato. Non per ripicca (nel calcio, si sa, basta un gol, un bacio allo stemma o una dichiarazione azzeccata e tutto viene dimenticato) ma per esigenze di "progetto".

Stramaccioni è stato chiaro: gli interni del suo 4-3-3 saranno Fredy Guarin a destra e Mateo Kovacic a sinistra. Paulinho è proprio un interno sinistro e la possibilità di acquistarlo per fargli fare l'alternativa è assoluta follia, per motivi economici e di blasone del giocatore.

Paulinho, quindi, sarebbe pista praticabile solo nel caso di cessione del colombiano. Ma qui il dubbio verrebbe spontaneo: cedere Guarin per poi investire tutta la cifra su Paulinho avrebbe senso? Nel cambio tra l'ex Porto e il brasiliano l'Inter davvero aumenterebbe la qualità della squadra? Il discorso sarebbe diverso se Paulinho venisse preso per fare l'interno insieme a Guarin con Kovacic perno centrale. Ma questa teoria cozza terribilmente con quanto annunciato da Stramaccioni, oltre che per ragioni puramente tattiche: con un trio di quel tipo mancherebbe totalmente la copertura difensiva.

Stando, quindi, a quanto annunciato da Stramaccioni di recente, la pista Paulinho sembra essere stata definitivamente accantonata. L'Inter cerca un centrale di centrocampo e il brasiliano del Corinthians non rientra certamente in questo identikit.