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Pazza Inter sulle montagne russe: pro e contro di una nuova scossa di adrenalina

Fiorentina Inter
L'analisi di Fcinter1908.it su quanto accaduto ieri sera all'Artemio Franchi in Fiorentina-Inter vinta in extremis dalla squadra di Inzaghi

Daniele Vitiello

Al quarto d'ora di gioco l'Inter aveva già esaurito i suoi compiti. Barella e Lautaro avevano procurato un vantaggio prezioso, da proteggere fino al triplice fischio provando ed evitare insidie e un ritorno di fiamma della Fiorentina. I viola, pugili all'angolo con la spina dell'entusiasmo dagli spalti totalmente staccata, proprio non avevano idea di come rientrare in partita. Italiano continuava a sbracciarsi, ma i suoi oltre all'orgoglio sembravano avere poco altro da mettere a disposizione della causa. Fisiologico, in un momento psicologicamente così delicato. Il regalo di Dimarco, invece, ha riaperto una gara già sigillata e regalato spettacolo del quale hanno beneficiato soltanto tifosi neutrali e di casa.

Inter, giro non richiesto sull'ottovolante

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Un giro sull'ottovolante gratuito, ma non per questo gradito. Nessuno in casa nerazzurra ne avvertiva l'esigenza, a stomaco pieno per giunta, potendo contare sul privilegio di uno 0-2 anche insperato a quel punto della gara. Eppure tutti su, a cinture allacciate, a causa di una leggerezza che il laterale sinistro dell'Inter dovrà pur spiegare alla ripresa degli allenamenti. Inzaghi nello spogliatoio invece non parlerà della strampalata gestione dei cambi, ma in camera caritatis dovrà fare i conti con sé stesso e provare a non essere più schiavo di quel terrore di rimonta che non fa altro che agevolarla.

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Di terrore non ne ha avuto Lautaro Martinez, migliore in campo senza dubbio alcuno e leader ritrovato insieme a Nicolò Barella. Il gol di Barcellona ha stappato il serbatoio di emozioni che l'argentino sta iniziando a regalare con discreta continuità a compagni e tifosi. C'è tutta la sua determinazione in una vittoria che costringe a guardare soltanto il bicchiere mezzo pieno. La tripla reazione è ulteriore iniezione di fiducia e scarica di adrenalina in uno spogliatoio che ora sa di poter compiere qualsiasi impresa. Per carità, provando a sbagliare e concedere meno: le montagne russe non sempre sono così benevole.

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