Poli: “Inter, meritavo rispetto. Pensavo di essere su ‘Scherzi a Parte’ ma…”

Andrea Poli, ai microfoni di Sky, alla fine della gara tra Samp e Bologna ha parlato della sua esperienza all'Inter. Il giocatore era in prestito con diritto di riscatto, ha giocato una stagione in nerazzurro, sembrava dovesse essere suo un futuro da interista invece non è stato acquistato ed è rimasto nella formazione ligure. Ecco quanto ha detto: 

Sei stato in prestito all’Inter che poi non ti ha riscattato. Sei stato trattato a lungo dalla Juventus senza poi arrivare ad una conclusione. Ti sei sentito un po’ sedotto e abbandonato da questi due grandi club?

Per quanto riguarda l’Inter, sono stati dei momenti veramente incredibili. A un certo punto pensavo di essere finito su “scherzi a parte”, perché purtroppo a me avevano sempre detto che mi avrebbero riscattato e poi non è stato così. Non è stato veramente bello da parte loro, però vado avanti. Sono contento così, sono contento di essere alla Samp,ma sono stati dei momenti gestiti da parte loro in maniera veramente incredibile.

C’è stata una mancanza di chiarezza?

Quando ti arriva la convocazione per il ritiro, ci credi no? Pensi di andarci no? Se è una convocazione ufficiale…

Poi cos’è successo?

Questo dovete chiederlo a loro, perché io per più di dieci giorni non ho ricevuto alcuna telefonata, però non è assolutamente una critica, sono contento così, sto molto bene.

E’ un rammarico?

No, assolutamente non è un rammarico, è solo un dato di fatto che ad oggi ancora queste cose non le sapeva nessuno e adesso le sanno tutti.

Delusione?

Non è delusione, è che purtroppo certe persone dovrebbero un po’ imparare a rispettare i giocatori che lavorano in un determinato modo. Tutto qui. Non voglio fare polemiche perché non mi piace. Purtroppo ad oggi nessuno sapeva come erano andate le cose. Tutto qui, non è assolutamente per fare critica.

Anche con la Juve c’era stato qualcosa?

No, con la Juve non lo so, non ne ho idea, però adesso come adesso sono veramente felice di essere qui e di far parte di un gruppo così unito, che ha sofferto negli ultimi mesi ma adesso ci siamo risollevati e dobbiamo continuare su questa strada.