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Ranieri: “Lottare per lo scudetto è nel nostro Dna. Tevez? Mai dire mai”

Claudio Ranieri, dopo la vittoria nel derby contro il Milan, si presenta a Sky per commentare la partita: “Ritrovata grandezza? Stiamo facendo passi da gigante, era importante vincere il primo scontro diretto. Gli altri scontri diretti ci...

Daniele Mari

Claudio Ranieri, dopo la vittoria nel derby contro il Milan, si presenta a Sky per commentare la partita: "Ritrovata grandezza? Stiamo facendo passi da gigante, era importante vincere il primo scontro diretto. Gli altri scontri diretti ci sono serviti da lezione, siamo stati molto attenti e pronti a colpire al momento giusto. Sesta vittoria? Fa parte anche del caso, abbiamo ritrovato energie e troveremo anche l'entusiasmo. Scudetto? L'ho detto da subito: non pronuncio quella parola per pudore e scaramanzia. Davanti corrono. Prima era importante entrare in zona Uefa, ora vediamo la zona Champions, facciamo un passo alla volta. L'inter ce l'ha nel Dna di lottare per le prime posizioni, ora andiamo piano.

Manca Tevez come ciliegina? Mai dire mai. Lo prendete per un sì? Prendetelo come vi pare, io qualcosa ve l'ho detto. La partita? Anche contro Napoli, Juve e Udinese avevamo fatto bene all'inizio e al primo contropiede c'avevano giustiziato. Avevo detto di restare compatti a centrocampo, lasciarli sfogare e ripartire. Nel primo tempo abbiamo sbagliato molti appoggi, poi siamo diventati più fluidi, all'inzio forse sentivamo troppo la partita.

La preparazione? La preparazione di una volta non c'è più, quando si faceva fondo. Ora è cambiato il modo di giocare, ora inizia la Champions, c'è la coppa Italia. Noi ruotando i giocatori cerchiamo di farli allenare. Tevez non può fare la Champions? Lo so, lo so. Avevo una panchina importante? Finché ne ho tanti da scegliere un allenatore non è mai in difficoltà. Ora vanno inseriti in questo complesso due grossi campioni come Sneijder e Forlan. Ora devono essere pazienti e saper entrare piano piano e darci tutto il loro splendore.

Milito? Non dimentichiamoci che questi ieri hanno vinto tutto, non potevano essere finiti. Dovevano solo ritrovare fiducia. Per questo ero dispiaciuto quando abbiamo perso i primi scontri diretti. Abbiamo giocato da provinciale e così ci siamo ricompattati. Ora abbiamo ritrovato entusiasmo e giocheremo anche meglio. Quando ho deciso per Alvarez? Sapevo che Sneijder e Forlan non avevano autonomia, per cui stavo sereno. Dobbiamo riportarli al ritmo degli altri compagni".