copertina

Ranieri: “Torneremo lassù, gli attaccanti ruoteranno. Mou? Come Herrera. La Juve…”

Doveva essere l’avventura del campionato 2011-2012, quella di Ranieri sulla panchina de La Domenica Sportiva. Stasera Mister Ranieri è tornato alla Rai come ospite. La trasmissione si apre come doveroso sulla triste pagina dedicata alla...

Sabine Bertagna

Doveva essere l'avventura del campionato 2011-2012, quella di Ranieri sulla panchina de LaDomenica Sportiva. Stasera Mister Ranieri è tornato alla Rai come ospite. La trasmissione si apre come doveroso sulla triste pagina dedicata alla scomparsa di Marco Simoncelli. Lo aveva conosciuto anche Ranieri, che lo ricorda così. "C'eravamo conosciuti 15-16 mesi fa in una partita amichevole di beneficienza. Non stava mai zitto, era di una simpatia prorompente. Quando l'ho saputo oggi sono rimasto senza parole, esterefatto. Aveva sempre il sorriso sulle labbra. E' un dramma importante."

Davanti alla classifica a Ranieri viene chiesto che cosa ne pensi. "Un allenatore deve essere positivo, guidare una squadra come l'Inter, che è ancora Campione del Mondo uscente, è logico che bisogna lavorare molto e fare punti. Sono convinto che l'Inter tornerà a stare lassù. Era importante cambiare marcia."

Sulla gestione di questi giorni complicati, sulla classifica bruttina e su come la vedono i campioni dell' Inter.

"Appunto, sono campioni. Bisogna essere sereni ridare loro fiducia. Non è possibile che l'Inter stia in quella posizione in classifica. Sentirsi dire che ormai sono vecchi, appagati: loro non ci stanno. Vogliono reagire e hanno un solo modo per farlo vedere. Reagire sul campo."

Imbeccato da Gnocchi sull'ex-allenatore nerazzurro ha detto: "Gasperini è un grande allenatore. Capita magari una stagione storta." Gene lo ha poi stuzzicato chiedendogli se Mourinho gli avesse fatto davvero gli auguri all'inizio dell'avventura nerazzurra...

Sul posticipo Bologna-Lazio. "Ho visto una grande Lazio, ha fatto davvero una grande partita."

Su Zarate che sta facendo bene. "E' un ragazzo che ha delle qualità, sa saltare l'uomo e fornire assist. C'è una colonia di argentini che lo ha preso per mano. Si fida molto di Cambiasso, Milito e Zanetti. E' in otttime mani." 

Chi non è negli spogliatoi si chiede come è possibile che succeda quello che è successo a Lecce oggi.I rossoneri che sono stati capaci di ribaltare la partita vincendola per 3-4, nel primo tempo i padroni di casa erano avanti di 3 goal. Una squadra con due facce completamente diverse. A Ranieri accadde la stessa cosa ai tempi della Roma che contro il Genoa fu rimontata da 3-0 al 3-4: "Per noi fu un crollo, ma lo sport è bello anche per questo. Ricordiamo la finale del Milan a Istanbul, E' il bello dello sport. Per capire come invertire la rotta dipende dai momenti, dalle situazioni. Devi far reagire la squadra puoi parlare serenamente, puoi incavolarti. Dipende da mille elementi."

Luce a San Siro. FInalmente i tifosi interisti possono esultare. La difesa incassa meno gol..."Era importante sfatare il tabu San Siro. Non avevamo ancora mai segnato a San Siro. Le squadre le fanno i campioni. Io ho un gruppo di campioni che hanno ancora fame di vittorie. Pazzini e Milito sono fior di giocatori ho Zarate, ho Castaignos. Ci sono degli attaccanti, bisogna farli giocare un po' tutti perché non siamo in perfette condizioni."

Quando è arrivata l'offerta di Moratti ha avuto esitazioni, vista la situazione delicata? "Non mi ha chiamato dicendomi vieni a salvarmi. L'Inter è una grande squadra. Non c'ho pensato. Sono abituato ad andare in situazioni un po' particolari. Ho creduto in questo progetto perché penso di avere giocatori che potranno tornare a vincere."

Su Sneijder. "L'ho detto e lo confermo. E' un giocatore importante proprio per la squadra. Come è rientrato dopo l'infortunio tutti i compagni hanno ricominciato a dare la palla a lui. E' un giocatore riconosciuto dalla squadra."

Quando arriverà di nuovo il momento d'oro? "Abbiamo giocato martedì sera. Soltanto il giovedì ci siamo potuti allenare tra virgolette. Giochiamo ogni tre giorni. Starà a me cercare di dare dei turni di riposo e di allenamento calibrati. Dovremo gestire molto bene con l'aiuto dei giocatori, che si stanno impegnando tantissimo, questo momento., Quando sarà il loro momento d'oro? Non lo so. Vincendo torna l'autostima."

Un gruppo che ha vinto tanto e un po' datato. Come si è posto? "Ogni allenatore deve conquistare la credibilità. Gli allenatori vengono sottoposti dai propri giocatori ad un giudizio. Se c'è feeling tra me e loro, loro torneranno a vincere perchè sono dei campioni. La squadra si esprime molto bene quando è compatta. Quello che ricerchiamo un po' tutti noi allenatori. A Catania pur essendo 1 a zero per noi pronti via ci hanno fatto due contropiedi. Su questo cerchiamo di migliorarci."

Due partite che non prendi gol. Chivu vuole fare il centrale. Cosa farà quando rientreranno i difensori centrali? "Non è detto che lo sposti. Sta giocando lì, lo sta facendo con grande applicazione, Giocando ongi tre partite avrò il tempo di far recuperare bene Ranocchia, Cordoba." 

Sulle cavalcate di Lucio. Che cosa gli dice? "Glielo diciamo tutti. Però è un generoso. Tutto quello che fa lo fa per generosità verso la squadra. Anche oggi ha fatto bellissime cose e solo una volta ha voluto portare palla. Stiamo arrangiando bene il tutto."

Sulla presenza del ricordo di Mourinho. "Ci dovrebbe essere anche di più. Herrera e Mourinho hanno fatto la storia del club. Non sono nè geloso nè invidioso. Bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare. E rispondendo all'ennesima imbeccata di Gnocchi: "Ho imparato a dire anche Good afternoon..."

Sull' Udinese. "Se lui stà lassù è perchè se lo meritano. Scudetto perché no? Già hanno fatto l'anno scorso un'ottima stagione. Tirano fuori dei giocatori interessanti, non hanno stress. Potrebbero essere da scudetto. E' un campionato molto particolare e può esserci anche la sorpresa."

Inter 13 gol subiti, Udinese una sola rete. "In Italia conta tantissimo chi prende pochi gol e poi l'Udinese ne fa anche tanti. Di Natale è capocannoniere."

Anche la Roma di Luis Enrique avanza di partita in partita. Ranieri dice la sua sulla sua ex squadra: "Il progetto che stanno costruendo credo possa dare i suoi frutti. I giocatori hanno molta fiducia e tutti seguono Luis Enrique". Sul talento giallorosso Lamela, autore oggi del goal vittoria contro il Palermo: "Luis Enrique lo ha gestito bene, lo ha fatto ambientare in un momento in cui non stava bene e oggi con questo goal ha fatto qualcosa di eccezionale".

Sabato prossimo a San Siro arriverà la Juventus, squadra che due anni fà Ranieri allenava. Il tecnico nerazzurro dice la sua sulle dichiarazioni di Andrea Agnelli riguardanti il futuro di Alex Del Piero con la maglia bianconera, e su come affronterà con la sua Inter gli eterni rivali: " Quelle dichiarazioni di Agnelli non me le aspettavo, però il presidente che fa una dichiarazione del genere ci avrà pensato più di una volta. Avrà le sue motivazioni.."

"Su come arriveremo alla sfida di domenica contro la Juve? Non lo so, - replica Ranieri - intanto penso a mercoledì l'Atalanta, vedremo una ottima Inter contro di loro. L'Atalanta è partita da meno sei, a punteggio pieno sarebbe seconda in classifica e  un'altra pretendente allo scudetto"

"In percentuale quanto è guarita l'Inter? Stiamo guarendo...", conclude il tecnico nerazzurro Claudio Ranieri che si congeda così dallo studio de La Domenica Sportiva.