Sneijder, crisi annunciata. Milito-Cambiasso? C’è una profonda differenza

Che l'Inter e Wesley Sneijder si sarebbero trovati nella situazione in cui si trovano attualmente era abbastanza prevedibile. Anzi, leggendo questo articolo di Fcinter1908.it datato 12 luglio, si poteva considerare addirittura inevitabile.

Il motivo? Il solito fair play finanzario. Nella norma voluta da Platini, infatti, è prevista una particolare clausola che consente ai club di scalare dal disavanzo di bilancio  tutti i contratti anteriori al primo giugno del 2010. Nei primi due periodi di valutazione, infatti, si terrà conto anche del trend e se una società sarà in grado di dimostrare il suo "percorso virtuoso" eviterà le sanzioni. La stessa "grazia" verrà concessa se le società saranno in grado di dimostrare che la lontananza dal pareggio di bilancio è dovuta soprattutto ai contratti anteriori al primo giugno 2010, cioè i contratti da vecchio calcio.

Nel caso dell'Inter, questi contratti erano (alla fine della scorsa stagione) quattro: Sneijder (rinnovato ad ottobre 2010), Zanetti (agosto 2010), Lucio (agosto 2011) e Milito (luglio 2010). Lucio è stato congedato, Zanetti è in scadenza mentre i casi più spinosi sono relativi a Sneijder e Milito.

L'ingaggio di Sneijder è oggettivamente "intollerabile" per l'Inter e, senza la spalmatura, la cessione appare una certezza più che una possibilità. Ma è probabile che anche Milito debba ricevere ben presto una chiamata da Corso Vittorio Emanuele per rivedere le cifre del suo ultimo anno di contratto (va in scadenza nel 2014 ndr).

La presenza di Milito nei cosiddetti "contratti macigno" segna anche la differenza con Esteban Cambiasso, un altro il cui contratto è decisamente da vecchio calcio. Ma il Cuchu pesa sul bilancio dell'Inter molto meno rispetto al Principe (proprio perché il suo contratto è anteriore a giugno 2010 e quindi 'scalabile' dal disavanzo di bilancio ndr) e di questo, a Palazzo Saras, sono ben conspaevoli.

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