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Spalletti: “Inter, collettivo importante più dei singoli. Mi è piaciuta la garra di Lautaro. Keita…”

L'allenatore nerazzurro ha commentato a Skysport la partita contro il Frosinone

Eva A. Provenzano

La sconfitta con l'Atalanta ora peso meno. Al ritorno in campionato, dopo la pausa per le Nazionali, l'Inter rifila un tre a zero al Frosinone e si può concentrare ora sul Tottenham (che ha vinto contro il Chelsea di Sarri) e poi sulla Roma, prossima rivale di campionato. Sono le due gare che porteranno alla sfida con la Juve a Torino e quindi i nerazzurri sono chiamati a fare il massimo per raccogliere punti in chiave classifica e in chiave qualificazione per la Champions. Lo faranno ripartendo da questa serata e da una vittoria netta e pulita che ha dato buone indicazioni a Luciano Spalletti sulla forma dei suoi uomini, anche quelli che hanno giocato meno finora, come Keita e Lautaro per esempio, che hanno risposto presente alla chiamata dell'allenatore. A fine partita è arrivato il commento del mister ai microfoni di Skysport. Ecco cosa ha sottolineato:

-Soddisfazione per l'equilibrio della squadra? 

Sono d'accordo. Ci voleva calma e sicurezza nel possesso palla. Quando si è sbagliato in costruzione andando a forzare le giocate erano con i quinti larghi sulla linea della metà campo e portavano palla da una parte all'altra e diventa difficile chiuderli. Se gli dai spazio loro giocano bene a calcio. 

-Su Keita sempre giudizi positivi e ha lavorato tanto in queste settimane. Stasera è stato nella partita?

E' quello che mi interessa di più ed è nelle condizioni di giocare per fare male all'avversario sia per segnare sia nel possesso. Lui ce l'ha le giocate cattive, ha personalità di esporre il suo bagaglio e repertorio, poi però ci sono momenti di pausa, del dispiacere, del recupero e si perde metri nel contatto con la squadra e se gli altri ripartono diventa un peso superiore per gli altri compagni. 

-Cosa le è piaciuto della gara di Lautaro?

Il tenere palla addosso e questa garra, questo carattere forte, di duello fisico, nervoso, fatto per non dartela mai per vinta fino all'ultimo cm. 

-Dopo la gara di stasera hai una rosa ampia per il campionato italiano ma più ristretta per la CL...

Il fatto di aver fatto giocare calciatori che ci danno una mano nella vicinanza delle partite. Joao Mario ha recuperato in pieno. Nainggolan è rimasto in campo più di un'ora senza sentire dolore alla caviglia ed è importante. Keita ha giocato meno di quello che meritava, ha questi strappi qui, ma se ne esce da squadra e non con i singoli, non con Nainggolan, Miranda, Icardi o Skriniar. Se ne esce se siamo l'Inter dalla nostra situazione, dobbiamo fare forza sul collettivo, l'obiettivo è la vittoria di squadra e non il voto a singolo. Si è perso tempo in passato e questo tempo si recupera se si alza il livello della squadra, se tutti si identificano in essa. Noi dell'Inter dobbiamo vincere le partite e non ci sono altre strade. 

-Dettaglio di Borja Valero che ruba palla di testa in occasione del primo gol. Lui ha visto che la difesa del Frosinone era fuori posizione e mette l'attacco dell'Inter nella posizione di godere del disordine e fa fare gol a Keita...

Li costringi a tirare la pallata e la riconquista della palla deve subito essere buttata avanti, li tagli fuori e ci sono gli spazi per creare una situazione importante. 

-Questa è la differenza: un tempo il giocatore che faceva quella giocata aveva paura per se stesso o del fischio, ora la tentano...

Lo fanno tutti, perché quando si riconquista palla si deve cercare di far gol prima possibile. 

-Il Tottenham? 

Prima che si andasse in campo abbiamo visto qualcosa, abbiamo delle tv negli spogliatoi. 

(Fonte: Skysport)

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