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Spalletti sfodera un’arma a sorpresa: Vecino si veste da Ninja. Nuovo trequartista per l’Inter?

L'uruguaiano potrebbe giocare sulla trequarti nella sfida tra Lazio e Inter

Andrea Della Sala

L'Inter, questa sera contro la Lazio, dovrà ancora fare a meno del suo trequartista, Radja Nainggolan. Il sostituto scelto finora era Borja Valero, ma oggi Spalletti potrebbe valutare altre opzioni per quel ruolo importante. Nainggolan è difficilmente sostituibile, nessuno ha la sua capacità di sdoppiarsi e di essere quasi un mediano nell'aggressione all'avversario, ma anche attaccante aggiunto quando è in possesso di palla; i suoi strappi sono in grado di realizzare velocemente la transizione offensiva.

"Dopo il k.o. col Barça un giornalista uruguaiano ha chiesto a Spalletti un giudizio su Matias Vecino. La risposta è stata proprio in questi termini: «Mediano quando hanno la palla gli altri, centrocampista offensivo quando costruiamo». Stava ancora rimuginando su cosa era andato storto al Camp Nou, ma senza dubbio stava già pensando anche alla Lazio. Vecino è quindi il principale candidato al ruolo di «trequartista atipico» per la sfida alla squadra di Inzaghi. All’Olimpico è diventato quasi un immortale nerazzurro, col gol che ne ha cambiato il futuro europeo. All’Olimpico verrà buono per una serie di motivi: dai centimetri e la capacità di colpire di testa contro una squadra che fa grande uso delle vie aeree (con Milinkovic Savic riferimento), alla solidità che garantisce al reparto in fase difensiva, contro i biancocelesti in sovrannumero in mezzo. In più lo status di Matias è ormai quello del quasi-intoccabile: sempre più spesso, in campo e fuori, è il primo partner di Icardi. Di solito il «gruppetto» di Mauro vede lui e Lautaro. Il Toro, però, non porta in dote gli equilibri garantiti dalla Garra Charrua: l’ex Racing è entrato male contro il Barcellona, Spalletti è convinto che aggiungerlo dietro a Icardi può essere pericoloso per la stabilità, contro una big. Discorso simile per Keita, che «può fare la sotto-punta» (lo ha detto ieri Luciano), ma che dovrà attendere un’opportunità in corsa per lasciare il segno nel suo ritorno all’Olimpico. Il senegalese ha sicuramente una carica extra, per come erano andati gli ultimi mesi con Lotito (con tanto di accuse presidenziali di «estorsione»), ma prima della psicologia viene la tattica. Nei ranking del ruolo, almeno oggi, potrebbe essere dietro anche a un altro ex, Candreva", si legge su La Gazzetta dello Sport.

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