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Strama: “Ad Allegri non invidio nulla. Chivu un mese out, Cou cresce. Palacio…”

Non è una sfida come le altre. Lui ne ha vinto già una: l’anno scorso – a fine stagione – la stracittadina contro Allegri, Andrea Stramaccioni l’ha stravinta negando ai rossoneri la possibilità di avvicinarsi allo...

Eva A. Provenzano

Non è una sfida come le altre. Lui ne ha vinto già una: l'anno scorso - a fine stagione - la stracittadina contro Allegri, Andrea Stramaccioni l'ha stravinta negando ai rossoneri la possibilità di avvicinarsi allo scudetto che poi è finito nelle mani della Juve. Questo derby non è l'istess. E cosa cambia lo spiega il tecnico nerazzurro nella conferenza stampa che oggi si è tenuta alla Pinetina. Vi riportiamo le sue parole: 

Cosa si aspetta e cosa c'è di diverso in questo primo vero derby per lei? 

Sarà un derby diverso, siamo un gruppo nuovo, abbiamo cominciato un percorso, stiamo lavorando dall'inizio della stagione. E' molto diverso rispetto all'anno scorso quando c'era da reindirizzare o contenere. C'è un percorso cominciato al 4 di luglio e siamo alla settima di A. E' tutto diverso. 

Diceva davvero quando ha dato il Milan come favorito? 

Era una battuta quando l'ho detto perché il tuo collega mi aveva premesso che la favorita il derby non lo vince mai. Credo sia difficile trovare una favorita a questo punto. Entrambi abbiamo cambiato molto: noi tanti giocatori, loro anche. Una partita così sfugge ad ogni pronostico: è un derby da tripla in schedina. 

L'operazione di Chivu, tempi di recupero? 

Ha completato un percorso di riabilitazione per questo ha fatto l'interventino. Non credo rientrerà prima di un mese. Però voglio che i miei giocatori rientrino al 101% perché devono sentirsi bene e poi so che c'è chi sostituisce alla perfezione chi è infortunato. 

La formazione che andrà in campo domani? 

Tutti giocano per fare bene. La preparazione della partita è curata nei dettagli e deve esserci sintonia tra me e i miei ragazzi. La preparemo per cercare di vincere rispettando l'avversario, ma sperando che il campo dimostri che siamo forti.

Gli impegni in El possono influenzare la vostra prestazione? 

Ogni squadra gestisce queste cose, per esempio contro la Fiorentina sia noi, sia loro, venivamo da un turno infrasettimanale. Io non credo influirà sul risultato. Può solo incidere sulle prestazioni dei singoli calciatori. 

Quanto è cresciuto Coutinho? 

E' sempre alto uguale, un po' i capelli. (ride). A parte gli scherzi non avevo dubbi sulla sua esplosione. E' normale che segua un percorso di maturazione. Si allena con impegno: anche la vita matrimoniale imminente gli dà la stabilità che serve visto che è lontano dalla sua famiglia che si trova in Brasile. So che quando lo chiamerà in causa darà il suo contributo, sta a me metterlo nelle condizioni di fare bene. 

Temi El Shaarawy e il Milan? 

Il Milan è un club che ha giocatori di grande valore. Con Jovetic abbiamo tentato di limitarlo, ma non ci snaturiamo per un unico giocatore. El Shaarawy sta facendo bene, ma lo sta facendo grazie all'intera squadra. Sta facendo bene globalmente il Milan: noi lavoreremo per farci trovare pronti per annullare le loro armi migliori e mettere in campo le nostre. 

L'entusiasmo intorno all'Inter fa bene adesso?

Quando è fuori l'entusiasmo è un bene. Io non trasmetto queste certezze: io chiedo ai miei di crescere, di dimostrare di essere squadra. So bene che è difficile trovare continuità: la cosa importante è trovarla. Cercheremo di affrontare anche questa partita con lo stesso piglio delle altre. Esasperare in positivo la preparazione di questa gara può essere da ostacolo alla crescita graduale che è il mio obiettivo più grande. 

Allegri ci ha detto che l'Inter è più furba perché ha più esperienza. La pensa anche lei così?

Allora lui ne ha più di me e allora l'esperienza in questo senso è pareggiata. Noi non siamo furbi. C'è un mix tra calciatori esperti e giocatori, chi più giovane chi meno, ma siamo all'inizio di un cammino. Non mi butto giù neanche quando le cose vanno male. Sarà una verifica della continuità delle prestazioni positive, va mantenuto questo livello. 

Chi sarà l'uomo derby?

Io spero che l'uomo derby abbia la maglia nerazzurra perché vorrebbe dire che è andata bene. Se poi è Cassano o Handanovic a me interessa poco. 

Allegri ha parlato di difesa a tre, secondo lei la utilizzerà?

Se ne ha parlato non gioca con la difesa a tre. 

Meglio avere contro Ibra o Pazzini? 

Ci manca Eto'o anche a noi. Inutile parlare del passato. Del progetto nerazzurro si sa: il presidente ha girato pagina, siamo ripartiti con competenze e idee e la squadra di adesso è un mix tra chi ha scritto la storia dell'Inter e giovanissimi, insieme a gente di media età. Non c'è rimorso per chi non è qui. 

Sneijder in Usa per far fisioterapia, non si fida dell'Inter?

Avresti ragione se lo facesse senza l'avallo mio o dell'Inter. Ma siccome il percorso del suo infortunio è nitido e con noi non può svolgere la prima fase della fisioterapia particolare, allora no, non è così. Siamo tutti d'accordo che fa una settimana a Los Angeles e tutto è fatto per farlo rientrato prima: è uno sfruttare al meglio i mezzi che esistono per farlo rientrare in campo presto. 

Mourinho e gli accostamenti a lui, che ne pensi?

Io neanche per un secondo mi accosto a lui. Sto cercando di fare esperienza alla velocità della luce. Abbiamo in comune solo l'Inter. Lui ha scritto la storia e ha vinto ovunque. Questo paragone non mi fa bene ed è fuori luogo. Non so come si relazionava con i giocatori, dal punto di vista tecnico paragonarmi a lui è semplicemente ridicolo. 

Cosa cambia questo derby? 

L'intelligenza di un allenatore è dare importanza alla partita e dare spazio ad un progetto nuovo. Dobbiamo vincere, ma sia un risultato negativo che positivo non cambiano la nostra stagione. Bisogna capire cosa possiamo fare contro una squadra importante in un ambiente così particolare come quello che prevede un derby. 

Era importante giovedì vincere perché è andata in campo una squadra diversa rispetto a domenica. Quando un allenatore, dopo un mese e mezzo di lavoro cambia tanto e riesce ad avere una risposta altrettanto intensa per come si sta in campo, per me è un messaggio importante. E' una verifica di gruppo che ti fa capire quanto tutti stanno seguendo un percorso, anche chi gioca meno. La partita di domenica è una prova diversa perché serve a livello di classifica ed è un derby che moltiplica tutto. 

Chi preferisce tra El Shaarawy e Coutinho e chi ha più margini di crescita?

Sono due giocatori di venti anni, e tutti e due possono fare bene. Non ho l'esperienza per giudicare Stephan, so già dalle giovanili che è molto bravo. Le qualità di Philippe che mi fanno pensare ad una carriera importante sono le giornate di impegno, quello che fa in allenamento. Lui tende ad essere più timido che estroverso e secondo me neanche lui sa quanto è forte, glielo dico sempre. 

Le scorie dell'Europa League?

Chi ha giocato le sente ed è stato una trasferta pesante per fuso orario e per lunghezza. Quella si sente, si. Ed è un limite che c'è. L'unico rammarico è che farò un solo allenamento con tutti gli uomini a disposizione ed è l'unica cosa che invidio al Milan che ne ha fatto almeno due. Ma non voglio parlare di alibi nè di giustificazioni. Vi dico che molti ragazzi, dopo domenica, mi hanno messo in difficoltà nelle scelte.

Moratti ha parlato di Cambiasso in difesa e di Coutinho...

Ecco, m'ha fatto la forrmazione (ride.ndr). Con lui condivido tutto, mi piace spiegargli quello che faremo. Lui sa delle nostre evoluzioni, sa di Cambiasso in difesa già nella partita contro il Torino ci avevo pensato ed è diventato realtà con l'infortunio di Chivu. Esteban giovedì ha dimostrato di poterlo fare. 

Come vede un pareggio?

Non dobbiamo pensare a pareggiare o a gestire una partita. Sta tutto all'intelligenza se c'è da gestire a fine gara, ma non ci penso prima, non posso sapere cosa succederà nel corso dei novanta minuti. 

Pazzini da avversario, cosa ti aspetti. E da Cassano?

Se io fossi Pazzini vorrei dimostrare che l'Inter ha sbagliato a non puntare su di me. Questo sono cose belle nel calcio, cercare di dimostrare quanto si vale è il bello dello sport. E' normale che lui voglia far bene. Così com'è normale che voglia far bene Antonio. Il loro valore si conosce. Si tratta solo di una scelta tecnica ed io avevo scelto Milito. 

Invidi ad Allegri il 4-2-3-1 che era il tuo sistema di gioco?

Se devo pensarlo con i giocatori del Milan? Non mi fare impicciare il cervello, già è difficile pensare a mettere in campo i miei. Lui ha la bravura di aver già vinto e di questo gli va reso merito. Alleno l'Inter e quello che ho è sufficiente, ho fiducia nel lavoro. Io devo cucire il miglior vestito possibile ai singoli giocatori. Il modo migliore per far bene, per questa Inter è la dislocazione dei giocatori. Spero che Allegri trovi la quadratura del cerchio dopo il derby. 

Palacio, vicino al 101%?

Clinicamente si, calcisticamente no perché fa fisioterapia dall'ultima pausa. Credevamo potesse recuperare prima, come il dottore ha avuto un dubbio abbiamo deciso di non rischiarlo.

Soddisfatto finora del progetto? 

Vedo un gruppo unito nel lavoro, soprattutto nel lavoro di campo. Loro sanno che per me gli allenamenti contano molto e questo li sprona. Il lato negativo è che non abbiamo ancora una continuità e un gioco continuativo. L'impostazione del gioco da dietro per esempio, ci stiamo ancora lavorando e dovremo lavorarci tanto perché ci sono gare in cui siamo andati in difficoltà. Domani sarà uno scontro diretto e sarà difficile e domani sera avremo risposte non definitive che daranno spunti per lavorare. 

Sei un appassionato di calcio internazionale. Domani c'è anche il derby Barcellona-Real Madrid...

Ci saranno diverse partite interessanti poi le vedrò in differita. Sono gare che ti danno spunti perché questi due club per esempio sono esponenti del calcio di elite e io posso imparare tanto.