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Strama: “Palacio non è pronto, con Chivu si può giocare a 3. Jonathan…”

Vigilia di Inter-Siena. Andrea Stramaccioni si presenta in conferenza stampa dopo il pari contro il Rubin Kazan in Europa League. Fcinter1908.it vi riporta le sue parole: “La voglia di non mollare mai? Deve essere un punto base di una grande...

Daniele Mari

Vigilia di Inter-Siena. Andrea Stramaccioni si presenta in conferenza stampa dopo il pari contro il Rubin Kazan in Europa League. Fcinter1908.it vi riporta le sue parole:

"La voglia di non mollare mai? Deve essere un punto base di una grande squadra e quindi anche nostro. Da quando alleno l'inter l'unica volta che non è successo è stato contro la Roma. Giovedì c'è stata una risposta importante in una gara che non meritavamo di perdere".

Equilibrio trovato?

"Dobbiamo far parlare il campo. Siamo concentrati per vincere e sfatare questo tabù che è più nei numeri che nell'andamento delle gare. Facciamo parlare il campo e cerchiamo di invertire questa rotta"

Palacio?

"C'è stata qualche complicazione. L'anno scorso alcuni giocatori avevano prolungato situazoni non ottimali e poi queste scelte le paghi. In questo avvio il nostro indirizzo è di recuperare i giocatori al meglio. Rodrigo non stava bene prima del Torino e adesso non è ancora pronto".

Cassano?

"Lo sto vedendo in grande crescita, giovedì è stato tra i migliori, è stato tolto solo per motivi tattici. Giovedì ha palesato la condizione migliore"

Rientra Chivu. E c'è possibilità che parta Alvarez dal primo minuto?

"Il recupero di Chivu per me è molto importante, completa batteria di centrali che mi permetterà anche di fare qualcosa che non ho ancora potuto fare. Non li ho mai avuti tutti e cinque. Con Cristian possiamo mettere in campo anche altre soluzioni. Alvarez dall'inizio? E' una soluzione. L'anno scorso non avevo Cassano, Palacio e Coutinho. L'anno scorso Alvarez-Sneijder e Milito sono andati in campo quasi sempre. E' più che una soluzione. Cominciò largo nel derby? Meno male che qualcuno si ricorda"

Cosa manca per arrivare al livello del derby?

"Col Torino, dalla cinta in su, era la stessa squadra. Rispetto a quella squadra (quella del derby ndr), dove c'era molta forza a sinistra, ci mancava la spinta di Maicon. Ora le caratteristiche sono diverse, ho chiesto io delle seconde punte diverse. Palacio su tutti e poi è arrivato Cassano. Dobbiamo cercare altre certezze e altri equilibri".

Il derby dello scorso anno il punto di arrivo?

"La verifica ce la potremo avere quando andremo vicini ad una prestazione del genere. Abbiamo cambiato nove giocatori. E' normale una fase di assemblamento per avere una continuità di prestazione. Ci dobbiamo arrivare".

Caso Jonathan: ha parlato col giocatore?

"Addirittura caso? L'ho detto a caldo, l'avrei sostituito comunque giovedì. Ci serviva un terzo centrocampista. La sua sostituzione non era legata alla prestazione. Ho grande fiducia e stima in Jonathan. Non è un problema sbagliare, conta come ci si rialza. Non ho preclusioni con lui e sarà riutilizzato senza problemi. Il suo è stato un infortunio che magari ti condiziona mentalmente. Magari fa gol nell'azione successiva e parleremmo di altro. E' normale che in questo momento non è contento. E' capitato un infortunio come può capitare a tutti".

Con Chivu si giocherà a tre?

"Può essere, è evidente anche dalla composizione della nostra rosa. Se giocherò a tre è perché avrò un giocatore che mi fa da playmaker basso. Avere cinque difensori centrali è stata una scelta anche per questo perché se fossi stato sicuro di giocare sempre a due bastavano quattro difensori".

La voglia di Sneijder?

"100 su 100. Il motivo per cui si arrabbia è proporzionale ai minuti che non gioca. Questo è emblematico di un leader che ha sempre voglia di vincere con la sua squadra".

Il Siena?

"Finalmente una domanda sull'avversario. E' un avversario ostico, che fa molto bene la fase difensiva pur mantenendosi pericoloso. Ma noi vogliamo vincere davanti ai nostri tifosi. E anche perché vincere domenica significa rimanere agganciati al gruppo di testa. L'Inter domani deve andare in campo e cercare la vittoria per 90 minuti. E' scontato ma è la cosa più vera".