Alla vigilia di Parma-Inter Andrea Stramaccioni ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del centro sportivo "Angelo Moratti" di Appiano Gentile.FcInter1908.it vi riporta le parole del mister:-Linea della società?C'è la valorizzazione del nostro settore giovanile. Credo sia invidiato in tutta Europa. Il presidente all'inizio della stagione mi ha chiesto di valorizzare i nostri giovani. Ognuno poi ha i suoi tempi: qualcuno magari ha bisogno di fare esperienza, qualcuno è più pronto, ma l'importante è valorizzarli.-Punti persi ed episodi?Nel calcio i 'se' e i 'ma' non devono ingannare l'allenatore. Abbiamo fatto molto bene a livello di prestazione nelle partite. C'è rammarico per i punti persi, gli episodi negativi sono stati determinanti - è oggettivo - ma abbiamo sbagliato qualcosa. Lascio queste considerazioni ai calciatori, ai giornalisti, ai tifosi, ma io non posso farlo. Domani a Parma devo vedere far meglio quello che abbiamo sbagliato.-E' stata una 'cassanata' quella di domenica?Mi fido di lui. E' stata una protesta che non è andata oltre. Non è stata una 'cassanata'. L'ho vista come un segnale di attaccamento all'Inter. Sono molto contento di lui. Antonio verrà a Parma con la squadra anche se è squalificato e questo fa capire molte cose sul suo conto.-Rabbia di Moratti?La cosa più bella che io riscontro all'Inter in questo momento è che siamo veramente uniti: presidente, dirigenti, allenatore, squadra e tifosi. Siamo un blocco compatto e unito. Nelle parole del presidente c'è il pensiero di tutti noi. Oggi l'ho sentito tranquillissimo, domenica era arrabbiato.-Inter 'provinciale' domani?Se con questo termine si intende un'Inter che rispetta l'avversario sì, questo non ci è mai mancato. Non dobbiamo concedere quello che abbiamo concesso nelle ultime due partite. Dobbiamo mantenere la pericolosità offensiva e concedere il meno possibile. -Con il tridente la squadra è sbilanciata?Con il tridente la squadra tende ad allungarsi un po'. Spesso si hanno meno giocatori dietro la linea della palla e quindi si difende in inferiorità numerica o in parità. Essere offensivi sì, ma mantenendo l'equilibrio.-Nagatomo?Ho deciso di lasciarlo a Milano e non l'ho portato in trasferta in Europa perché ha viaggiato molto nell'ultimo periodo. Può migliorare ancora tanto. Ha imparato perfettamente il barese ed è un uomo più completo (ride, ndr). Speriamo che continui a far bene come sta facendo. E' migliorato nell'1 contro 1 e in fase di non possesso. Ho grande stima di Yuto e ce lo teniamo stretto. Un giocatore può sempre migliorare. Con Baresi sta lavorando sul sinistro. Può diventare un giocatore più pericolo, perché se rientra sempre con il destro è prevedibile. E' umile e sono contento di averlo all'Inter.-Pereira?Non ricordo un giocatore che arrivi da un'altra dimensione e che faccia così bene. E' un investimento il nostro. Abbiamo individuato secondo me il miglior prospetto che c'era sul mercato. Lui e Nagatomo rappresentano il futuro dell'Inter a sinistra. Nagatomo può giocare anche a destra, anche se spero che Zanetti giochi ancora a lungo. Poi c'è anche Jonathan. Io sono soddisfatto e riprenderei Pereira. Diamogli tempo.-Milan-Juve?Pensiamo al nostro risultato, pensiamo all'Inter. Domenica, ad esmepio, nonostante i risultati negativi delle altre noi abbiamo pareggiato.-Soluzioni?Mi è mancata una tipologia di risorse nelle ultime partite. Chi ha giocato però ha giocato molto bene. L'Inter è andata molto vicina al non perdere contro l'Atalanta e al vincere contro il Cagliari. In questo momento abbiamo tante assenze negli stessi reparti. Non è né un alibi né una giustificazione questa. Se avessimo avuto gli stessi uomini è come se avessi visto un problema nella formazione che ci ha portati fin qui in classifica. Invece adesso devo trovare io una soluzione in questo momento di difficoltà. Abbiamo avuto Chivu, Samuel e Ranocchia fuori. Sta a me adesso trovare delle soluzioni e metterle in campo domani.-Squalifica?La mia è stata una reazione molto sincera e molto spontanea. Non ho offeso nessuno. Ha fatto bene il quarto uomo ad allontanarmi perché ho avuto una reazione plateale, ma non ho offeso l'arbitro. Non posso parlare di altri miei colleghi, ma la mia è stata una reazione spontanea.-Modulo?Ho un'alternativa in testa, ma non ve la dico. Non voglio andare a Parma a rischiare una partita, non voglio esporre la mia squadra al rischio. E' fondamentale la lettura della partita, prima ancora della formazione che scenderà in campo. Abbiamo avuto il tempo per lavorare su un'alternativa. Se mancherà anche Fredy sarà oggettivamente dura, ma io credo che stringerà i denti. Il dott. Combi mi ha dato segnali positivi...-Assenza di Cassano?Quando mi hanno placcato non avevo visto chi fosse. Poi Cassano mi ha detto che era stato lui. La sua perdita è gravissima. Io riuscirei a dare il mio contributo anche da fuori, ma l'assenza di Cassano è oggettivamente pesantissima. Rispettiamo la sentenza.
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Strama: “Parma trasferta difficile. Guarin potrebbe farcela. Pereira, Yuto e Cassano…”
Alla vigilia di Parma–Inter Andrea Stramaccioni ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del centro sportivo “Angelo Moratti” di Appiano Gentile. FcInter1908.it vi riporta le parole del mister: -Linea della società?...
-Innovazione nel calcio e serenità?Il bello di questo sport è che è valutato dall'occhio umano. L'introduzione dello strumento meccanico sarebbe un grande cambiamento.Branca si riferiva a una situazione in particolare. Domani non vorrei serenità sul campo del Parma, ma fame e grinta che ci hanno portato al secondo posto. La serenità negli allenamenti sì.-Mancanza di equilibrio e tridente?L'Inter è una squadra che vuole provare a vincere tutte le partite e quindi va in campo in maniera sempre molto offensiva, anche in base alle idee dell'allenatore. Nelle ultime due partite l'Inter non ha messo in campo quello che ci ha portati fin qui. Non parlo solo di uomini, ma di caratteristiche. Io non sono riuscito a dare energia o forze al reparto di centrocampo. Non voglio togliere meriti al Cagliari e a chi ha disputato la partita. Tridente? Io la vedo in base al collettivo. L'ho mantenuto perché sapevo di poter contare sul sostegno di Guarin, di Mudingayi. Giornalisticamente è più facile parlarne, ma nella mia analisi no. L'equilibrio non dipende dal tridente. Rifarei comunque le scelte che ho fatto, non ricondurrei il risultato positivo a 'tridente sì-tridente no'. Se non si hanno ricambi a centrocampo è normale che durante i 90 minuti si soffre.-Infortunati e Guarin?La mia Inter nelle ultime due partite ha concesso - grazie anche ai meriti degli avversari - un po' troppo, ne siamo consapevoli. Non mi piace piangere però. Per noi diventa fondamentale il recupero di Guarin perché abbiamo fuori cinque giocatori nello stesso reparto. Oggettivamente siamo in difficoltà e quindi il suo recupero è fondamentale. A Parma - se vogliamo fare risultato - non dobbiamo concedere molto come nelle altre partite.-Squalifica e mentalità?Abbiamo resettato la sconfitta in Europa. Abbiamo la testa a Parma, senza alcun condizionamento. Siamo concentrati sul campo e faremo parlare il campo. Non siamo stati fortunati con gli episodi nelle ultime partite. Domani parlerà solo il campo e vincerà la squadra migliore. Ho protestato in maniera plateale, ma non meritavo di essere squalificato, non ho offeso nessuno, non è nel mio stile e trovo normale essere stato allontanato dal campo, ma trovo giusto essere a Parma domani.-Branca e Sneijder?Sono al corrente della situazione, ma il discorso è semplice: l'Inter ha questa estate deciso di avere delle linee molto chiare e precise. Le abbiamo viste già nell'ultima campagna acquisti. C'è da capire la posizione del giocatore. Io ho molta stima professionale, calcistica e umana del giocatore. Non c'è niente di personale nei suoi confronti. A questo punto si inserisce la posizione dell'allenatore. Io decido in base a quello che vedo in campo e in allenamento e come scelta tecnica decido di non utilizzare il giocatore. Speriamo che al più presto ci si possa sedere a un tavolo per risolvere la situazione. Andrò a Parma con i giocatori migliori per fare risultato. -Campo difficile? Avversari?Che sia un campo difficile l'ho appreso velocemente da quando sono in serie A. Abbiamo maturato lì la prima sconfitta. Anche se il Parma ha cambiato qualche giocatore ha mantenuto la sua identità, grazie al lavoro dell'allenatore. E' una trasferta difficile, ma l'Inter ha bisogno di trovare sul campo i punti di forza che ci avevano dato meritatamente la possibilità di essere al secondo posto. Sono concentrato sulla nostra prestazione.
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