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Strama: “Pensiamo alla Samp. A Catania un errore. Cassano, Ranocchia e Wes…”

Prima c’è Inter-Sampdoria. Prima di tutto, prima del resto, prima della sfida contro la Juventus. Tutti ne parlano per ovvi motivi, ma Andrea Stramaccioni è concentranto sul presente e quello dice che c’è un turno di campionato...

Eva A. Provenzano

Prima c'è Inter-Sampdoria. Prima di tutto, prima del resto, prima della sfida contro la Juventus. Tutti ne parlano per ovvi motivi, ma Andrea Stramaccioni è concentranto sul presente e quello dice che c'è un turno di campionato infrasettimanale di cui preoccuparsi. I blucerchiati non vengono da un ottimo periodo e potrebbero cercare al Meazza punti che servono a rialzarsi. Punti che servono anche alla squadra nerazzurra per restare incollata alla cima e per avere la forza mentale che serve per una trasferta ostica e complicata come quella di Torino dove nessun ospite ha ancora vinto. E allora eccoci al pregara. L'allenatore interista, da Appiano Gentile, incontra in conferenza stampa i giornalisti e Fcinter1908.it vi riporta le sue parole in diretta. 

12:32 Il mister sta per arrivare, tra poco risponderà alle domande dei colleghi.

REGALO - In sala stampa Javier Zanetti regala la sua maglietta a Carlo Molfetta, oro Olimpico a Londra2012: in cambio il capitano riceve il Kimono con la cintura personalizzata. 

12:36 - Via alla conferenza stampa di Strama. 

Che Sampdoria ti aspetti?

Ha rallentato più nei risultati che nella prestazione. Non ha mai demeritato ed è uscita spesso dal campo senza punti questo dà merito al loro lavoro e non deve ingannarci nella preparazione di questa gara il periodo negativo di risultati, vorranno fare punti a San Siro. Hanno caratteristiche strutturati per metterci in difficoltà soprattutto in avanti. Stiamo cercando di prepararci al meglio. 

Cassano e Ranocchia?

Antonio ha stretto i denti con il Bologna, ma già il giorno dopo stava meglio, si tratta di problemi che non durano a lungo. Sta bene e a questo punto dovrebbe stare bene toccando ferro. Andrea, non ci sono valutazioni tecniche. E' diffidato come Guarin, la scelta la farò io, ma io al momento vedo solo Inter-Samp e non farò calcoli, lo dimosterò sul campo che tengo a questa partita. Se non vinciamo le partite che portano ad un potenziale scontro diretto, non è più uno scontro diretto. 

Alle volte per me si parte con tre difensori centrali, ma uno dei tre scivola da quarto. Per quello che un'interpretazione come quella con il Catania, Juan Jesus ha fatto da terzino sinistro. Sono interpretazioni di un periodo di gioco. 

Il rendimento di Guarin, cosa può fare per reggere il centrocampo? 

Sono convinto che lui sarà in prospettiva il centrocampista con più margini di miglioramento. Su di lui abbiamo puntato, io particolarmente tantissimo. Non ho tanta esperienza, ma ne ho abbastanza per dirvi che ha sempre fatto il suo anche se ci sono in una stagione gare in cui non sei decisivo. Non vedo problemi, ho fiducia in lui. 

Si pensa alla Juve?

Io penso gara per gara. I giocatori giocano gare ogni tre giorni, noi siamo la squadra che ha giocato di più. Devo stare attento ai carichi e ai volumi dell'allenamento, questo si. Ogni domenica però può essere decisiva e noi dobbiamo pensare partita per partita: devo battere la Samp per non essere a sette punti. Penso solo a questo. 

Il rientro di Sneijder?

Devo escludere la sua presenza sabato, ma spero che qualche giorno dopo possa ricominciare il suo rientro in campo, poi il dottore deciderà quando potrà allenarsi in gruppo. 

Rischi ed errori in difesa? 

Da quando giochiamo a tre abbiamo preso gol con Romulo che è un centrocampista e i tre difensori erano messi bene quindi ci siamo distratti in altre parti del campo. Con il Catania si è inserito Almiron, un centrocampista che è sul radar dei miei centrocampisti. Sul gol con il Bologna ero arrabbiato per un gol preso dal collettivo. Domani arriverà una squadra brava sugli esterni che allargano geneticamente la difesa a tre. L'ho visto contro il Napoli che ha vinto a Genova, dobbiamo essere bravi ad interpretare questo. Non parlo di modulo, non do indicazioni su quello, ma dobbiamo interpretare in maniera diversa. La mia preparazione della partita è diversa rispetto a quella con il Bologna. 

Cali all'inizio e mentalità vincente cosa ne pensi?

In casa abbiamo sempre provato a pressare subito. La mentalità che ha connotato grandi formazioni e allenatori che sono stati qui si acquista con il tempo. Noi stiamo ricostruendo quella abitudine a vincere. Ricapiterà che non vinceremo, ma dovremo essere molto equlibrati così come lo è il campionato. La mentalità la puoi fare solo partita dopo partita. Ci saranno gare che non vinceremo, ma ci serve tempo per avere questa mentalità vincente. 

E quello che è successo a Catania?

Fino a questo episodio credo che l'esperimento dei giudici di porta era stato positivo come collaborazione dei giudici di gara. Il calcio è bello anche perché viene giudicato dal vivo ed è una visione mia non in relazione agli errori. Se chi osserva può notare che tutti gli errori vanno in una direzione si può lamentare, ma ad oggi nel campionato di Serie A queste cose non le ho notate. Sono stati fatti errori e sono convinto che sia in buona fede e che si tratti semplicemente di un episodio. 

Cambiasso, qual è il segreto del suo miglioramento?

Lo vedo bene, ma non è l'unico che vedo bene. E' importante la continuità. Al momento stiamo bene, siamo presenti, anche a livello caratteriale ci siamo anche nei momenti difficili di una gara: a Bologna abbiamo subito cercato di fare il terzo gol e questo è un segnale positivo soprattutto in trasferta. Pensiamo a fare bene come squadra, non limitandoci a dire che questo periodo buono solo per alcuni singoli, ma per tutti i miei ragazzi. 

Periodo difficile per il calcio italiano o per chi affronta la Juve? 

Non ci sono elementi per condurre ad un discorso che parli di favoritismi proJuve. Ci sono stati altri errori, quelli di Catania erano due. Non ho ravvisato una tendenza pro Juve, sono convinto per i fatti visti finora di questa cosa. 

Il miglior tridentista per l'Inter chi è?

Con  l'infortunio di Wes e Cou i quattro giocatori offensivi sono Palacio Milito Cassano più Alvarez. Su Livaja stiamo lavorando e stiamo imparando a gestirlo anche se non lo vedo ancora per una partita dal primo minuto come quella di domani. L'Inter ha una situazione diversa da Juve e Napoli che difficilmente possono cambiare la loro struttura che è già collaudata. Abbiamo una differenza, con una struttura base abbiamo la possibilità, alternando tre-quattro posizioni, possiamo cambiare pelle ed identità. Questo è un vantaggio se c'è correlazione tra idea e campo. Non c'è un'Inter tipo e questo ci permette di oscillare tra due sistemi che ci fanno mantenere pericolosità in attacco e ci permettono di cambiare. Con il tridente il nostro trend è positivo, ma deve divantare un punto di forza, l'importante è che le idee chiare ce l'hanno i nostri quando scendono in campo. 

Difficile tenere un profilo basso?

Quando parlo di profilo basso non mi riferisco ai tifosi, a Bologna è stato bello vederli festeggiare. Parlo di me e dei miei calciatori. Qualcuno mi diceva che poteva esserci un briciolo di rilassatezza, ma non c'è questo pericolo perché gli allenamenti e il rapporto con i miei giocatori mi fanno notare grosse motivazoni. Possiamo far bene e meno bene, ma non c'è mancanza di grinta. Con un avversario ci sono tante incognite. Ci sono giocatori che sanno gestire momenti davvero stupendi e ci sono anche stati momenti negativi: sappiamo che il nostro obiettivo è tornare in Champions. Domani c'è la Samp. 

Palacio, difficile lasciarlo fuori? 

Sta facendo bene lui. E stanno facendo bene tutti. Cassano, se faceva gol con il Partizan che media aveva? Diego fantastico. Anche Alvarez a Torino ha inciso e contro il Catania si è costruito due occasioni: è il segnale che un giocatore c'è e può dare il suo contributo. Non parlo di modulo per non incorrere in errori. 

Cosa manca ad Alvarez per essere titolare? 

Potenzialmente nulla. Ad oggi ha un pizzico di sfortuna per non aver capitalizzato in certe occasioni. La mia forza è dare fiducia a chi se la merita prima che faccia tre gol perché a quel punto la fiducia ce l'avrebbe da solo. Lui e Philippe sono due giocatori in cui credo molto. Con un gol si sentirebbe più sicuro dei suoi mezzi. Se sei meno sicuro delle tue caratteristiche tendi un dribbling in meno e deve sbloccarsi in questo. Non gli manca niente a livello di potenziale. Secondo me il pubblico dell'Inter il vero Alvarez, quello che vedo in allenamento, non l'ha ancora visto. 

Ranocchia giocherà condizionato? 

Sta bene di testa e di rendimento, al momento è uno dei difensori migliori in Italia, non giocherà condizionato. Dobbiamo decidere se prenderci un rischio, è una decisione mia, che mi porterò nel letto.

Ti criticano perché difendi in otto... 

Chi lo fa non ha visto bene. Gli uomini che difendevano era nove, un attaccante si abbassava su Pazienza. Ma abbiamo fatto una buona partita, si vincono anche così le gare, sarei presuntuoso a chiedere di più il primo novembre. 

C'è più curiosità o pressione intorno all'Inter?

Curiosità forse per voi perché in tanti forse non si aspettavano questa posizione. Secondo me è troppo presto per dare un giudizio. Siamo arrivati ad essere squadra e questo è positivo, ma è troppo presto per dire il resto. 

Obi e Juan Jesus? 

Joel Ha avuto un piccolo riacutizzarsi della vecchia cicatrice. Lui è Swarovski l'abbiamo un attimo incartato (ride.ndr). Cerchiamo di gestirlo al meglio perché è un prospetto di grande importanza per noi. Jesus sta facendo bene, speriamo di far bene anche senza di lui. 

Se cambieremo la difesa senza Juan Jesus? 

Non vi dico come giocheremo domani. Ci adatteremo al gioco della Samp, devi andare a prendere gli esterni. 

I torti si bilanciano o gli errori arbitrali decidono il campionato?

Domanda alla Marzullo questa. E' il mio primo campionato, sono contento di allenare l'Inter e spero che a fine campionato i torti siano equilibrati. Che ti devo rispondere? Troppo presto per ricavare un trend. 

E se fossi stato al posto di Maran domenica? 

Ma non è la conferenza di Inter-Samp? Credo sia normale che Maran sarà stato dispiaciuto perché il Catania era andato in vantaggio. Perdere con un altro errore sul gol, magari gli è dispiaciuto. Aveva preparato la partita intelligentemente. 

Nel cda ha salutato Paolillo, un tuo pensiero...

Non posso entrare nel merito delle scelte della società. E' stato il dirigente che mi ha voluto qui e ha fatto i colloqui con la Roma. Mi ha risolto i problemi di ambientamento e lo ringrazierò sempre perché è merito suo se sono qui.