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ESCLUSIVA Toldo: “Gol alla Juve? Avvisai Cuper! Rifiutai tutto per l’Inter. E prima di Italia-Olanda…”

Le parole dell'ex portiere nerazzurro intervenuto in diretta sulla pagina Instagram di Fcinter1908.it

Daniele Vitiello

Anche in quarantena e a bocce ferme, noi di Fcinter1908.it vi teniamo compagnia. Stamattina abbiamo avuto l'immenso piacere di ospitare Francesco Toldo sulla nostra pagina Instagram per una diretta che ha accolto le curiosità e le domande di tutti coloro che si sono collegati. Queste le parole dell'ex portiere dell'Inter: "Questo periodo di permette di riscoprire la bellezza dello stare in famiglia. Io trascorro il mio tempo con i due figli maschi, uno di 18 e l'altro di 14 anni, e poi con la piccola Bianca, nata appena quattro mesi fa. Tutti i pomeriggi, come chiunque altro, resto incollato alla tv in attesa degli aggiornamenti e nella speranza che arrivino buone notizie".

GOL ALLA JUVE - "Il gol alla Juve è mio, non di Bobo. Decidemmo di farlo attribuire a lui perché competeva per la classifica marcatori. Lui dice di averla sfiorata, ma secondo me no. Ancora ne parliamo e scherziamo insieme. Dissi a Cuper: non provi a fermarmi mister, se siamo sotto io vado su e faccio gol! A San Siro erano tutti ubriachi di felicità, ancora ripenso all'urlo di Scarpini".

INTER - "Ho rifiutato offerte anche quando non giocavo. Ero troppo legato ai colori dell'Inter, ho detto no a tutti perché sapevo che avremmo vinto. Non voglio medaglie, io ero troppo legato all'Inter. Ho rifiutato anche tanti soldi e grandi squadre ma volevo vincere con l'Inter. E così è stato".

RONALDO - "Un giocatore incredibile. Mi è dispiaciuto soltanto averlo avuto in squadra dopo l'infortunio. Saltava l'uomo con una facilità disarmante e chiedeva lo scambio nello stretto ai compagni. Gli riusciva con tutti, tranne che con Bobo Vieri. Anche Bobo era grandissimo, ma aveva un po' di difficoltà nel passare il pallone (sorride, ndr)".

VALENCIA - "Le parate contro il Valencia? Se mi incazzavo, era dura farmi gol. Ma dovevano farmi incazzare. E sapete che succede quando si incazza uno buono. Ero in serata giusta, feci un vero show".

SOGNO - "Sognavo Messi all'Inter. E ogni tanto se ne parlava con "Javi" Zanetti argentino come lui. E secondo me con Moratti sarebbe stato possibile. Ma Messi non avrebbe mai lasciato Barcellona. Avercelo contro erano cavoli amari".

ITALIA-OLANDA - "Non ci capivano più niente gli olandesi. Tra l'altro l'arbitro l'ha anche favoriti abbastanza. Ci avevano preparato un trappolone. In testa mi ero immaginato i rigori già dalla sera prima. Un mio amico al telefono mi disse che avrei parato qualsiasi cosa e così fu. Con i dischetti del pc, mi sono studiato i rigoristi".

CHAMPIONS - "Nel 2010 eravamo tutti convinti che se fossimo arrivati in finale, avremmo vinto. Eravamo sicuri e lo siamo stati ad ogni partita di più. I tifosi lo meritavano, ho visto la vera felicità. Ricordo ancora gli abbracci con tutti gli amici, i compagni e con la mia famiglia".

MANCINI - "Non ho avuto un grande rapporto con lui. Mi ha messo in discussione e ci sta. L'uomo mi ha sempre rispettato ma non avevamo un grande rapporto. Ho messo davanti squadra e società. Ho aiutato Julio Cesar, siamo ancora grandi amici. Ho fatto leale concorrenza".

MOURINHO - "Uomo vero. Ti entra dentro, è uno psicologo ancora prima di essere un allenatore. Ti dà anche fucilate incredibili eh. Non credo tornerà mai all'Inter perché vuole mantenere intatto il ricordo. La sfuriata a Bergamo? Ma guardate che ce ne sono state altre. Ma sapevamo che non erano sfuriate personali, erano tutte accolte bene.Tanti allenatori vogliono scimmiottarlo. Il mancato ritorno a Milano dopo il 22 maggio? Un giocatore non sa cosa c'è dietro, non bisogna giudicare sempre. Evidentemente, ha avuto i suoi motivi per farlo".

JULIO CESAR - "Con lui siamo grandi amici. Abbiamo una chat del Triplete tutti insieme e non vi dico cosa passa su quella chat! Julio è una gran persona".

DIFENSORI - "Quali preferivo? Materazzi, Cordoba e Samuel mi davano sicurezza. Lucio? Beh, Lucio quando andava in avanti dovevi toglierlo".

FUTURO - "Sono stato all'Inter 10 anni e sono stati anni bellissimi. Non credo di tornare, ora mi godo i miei figli e mi godo il tempo con la mia famiglia. Ho conosciuto grandi persone all'Inter, abbiamo sviluppato tanti progetti sociali. Ho giocato, mi sono occupato di Inter Forever e di Inter Campus. Una cosa mi manca: il settore giovanile. Chissà..."

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