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Tutti i segreti sul nuovo stadio dell’Inter. L’assessore allo Sport: “Onorati, faremo un consulto cittadino”

Sembra ormai certo che, il nuovo stadio dell’Inter nascerà nel quartiere San Francesco di San Donato. Un’area vastissima di tre ettari delimitata da ferrovia e grattacieli con, sullo sfondo la vecchia abbazia di Chiaravalle. Il...

Riccardo Fusato

Sembra ormai certo che, il nuovo stadio dell'Inter nascerà nel quartiere San Francesco di San Donato. Un'area vastissima di tre ettari delimitata da ferrovia e grattacieli con, sullo sfondo la vecchia abbazia di Chiaravalle. Il quartiere ha colpito tutti per posizione ed è in cima lla lista nei confronti di altre posizioni proposte da Fassone al presidente Moratti.

Il terreno in questione fu di proprietà dell'Eni, e sugli spazi che sarebbero stati occupati dalla sede dell'Edison potrebbe nascere la città nerazzurra con il suo stadio da sessantamila posti, che nella testa della società nerazzurra dovrà essere all'avanguardia con i migiori stadi d'Europa. L'idea infatti è quella di creare un'attrattiva sportiva e non solo uno stadio con tutto il contorno proprosto per far sì che l'impianto non diventi un punto nel deserto. Sarà un progetto all'avanguardia con pochissimo impatto ambientale, un  luogo facile da raggiungere si ain auto che con i mezzi pubblici.

Il quartiere in questione si chiama San Francesco perchè all'inzio qui sorgeva una cascina di epoca madievale  dai monaci cistercensi dell’abbazia di Chiaravalle. Per arrivare alla cascina bisogna lasciare la macchina e prodesguire a piede, ma quel che resta ora è un vecchio rudere attualmente occupato da immigrati rumeni che occupano abusivamente il posto. Altro punto a favore dell'Inter è la disponibilità del Comune di San Donato alla cessione della zona all'Inter, come dichiarato dall'assessore allo sport Matteo Sargenti: «Quando il club ci ha contattato nell’estate del 2012 è stata una sorpresa per tutti, anche perché eravamo appena stati eletti. L’ultima chiacchierata informale l’abbiamo avuta a fine anno. Adesso attendiamo la decisione dell’Inter per vedere il progetto, che per ora è solamente una bozza ancora tutta da disegnare. E prima di prendere una decisione consulteremo la cittadinanza per capire se la gente è pronta all’impatto che un progetto del genere può comportare per una città di trentamila abitanti».