L'Inter sta passando di mano e il 28 giugno l'operazione sarà sigillata. Suning Holdings rileverà il controllo del club nerazzurro. Ma l'operazione non è così immediata, almeno nella comprensione. Spiega il Corriere della Sera: "Già qui, però, si nasconde un dettaglio non secondario: il nome dell’acquirente. Il club non finirà sotto il controllo della società che gestisce la catena di 1.600 negozi di elettronica ed elettrodomestici".
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Viaggio nella galassia di Zhang Jindong. Inter, coinvolto anche Jack Ma? Quanti intrecci
Il Corriere della Sera ha provato ad analizzare il mondo del Suning Holings Group, prossimo all'ingresso nell'Inter
""Ricostruire l’impero di Zhang Jindong non è così semplice anche perché perfino le notizie ufficiali appaiono contraddittorie: nella nota in italiano sul closing con Erick Thohir i ricavi di Suning Holdings Group vengono indicati in 50 milioni (troppo pochi); in quella in inglese si esagera, 50 miliardi di dollari. Il problema è che non è ben chiaro quale sia il perimetro. «Mister Z» è indubbiamente il leader ma non ha la maggioranza del gruppo industriale. Chi sono dunque gli altri soci? Pechino mette il naso? Qual è stato il ruolo di Goldman Sachs? E davvero Jack Ma (Alibaba) ha dato la spinta decisiva per chiudere con Erick Thohir? Chi leggendo dei 18,2 miliardi di fatturato (+24% sul 2014) pensa a Suning Commerce come a una grande multinazionale, sbaglia. Anche se è il cuore e il polmone della galassia con base a Nanchino. E chi, leggendo degli oltre 5 miliardi di dollari di patrimonio personale (28esimo in Cina) pensa a Zhang Jindong come un arrampicatore di ricchezza, sbaglia ancora. Ha regalato azioni ai suoi manager storici e due donne sono diventate miliardarie. Fuori dai confini Mister Z è uscito solo cinque anni fa per acquisire la Laox in Giappone (115 milioni di dollari), azienda quotata che gestisce una rete di negozi di elettronica. Per il resto i ricavi sono «nazionali», il sito web è solo in cinese e non c’è traccia di bilanci in inglese. La Borsa di quotazione, poi, è Shenzhen, sorella povera di Shanghai e Hong Kong.
"IL PIU' MODERNO DEGLI IMPRENDITORI TRADIZIONALI - Detto questo chi conosce bene il nuovo padrone dell’Inter lo descrive come «il più moderno degli imprenditori tradizionali», con uno stile di gestione che ha sempre premiato i manager più capaci e reinvestito capitali nell’azienda. Fin dall’Ipo del 2004. Allora al suo fianco c’era una squadra di fedelissimi ai posti chiave: Sun Wei, Jin Ming, Meng Xiang e Ren Jun. Gli stessi che 12 anni dopo si sono seduti (molto più ricchi) al tavolo dei negoziati per l’Inter. La signora Chen Jinfeng, classe 1963 come il capo, vent’anni fa — raccontano — macinava migliaia di chilometri nella provincia diNanchino, a organizzare le vendite di condizionatori. Era così brava e innovativa che mister Zhang la portò ai vertici e 15 anni fa ricevette un bonus in azioni. Oggi è una delle self made woman più ricche del mondo con un patrimonio stimato in oltre un miliardo dollari. Secondo alcune fonti di stampa la cognata di Zhang rivendicava la proprietà delle azioni di Miss Chen, che nel frattempo si è eclissata, ma un tribunale avrebbe respinto la pretesa. Tuttora Chen Jinfeng (2%) e il già citato Jin Ming (1,3%), altro fedelissimo, sono al quinto e al sesto posto tra i principali soci della catena di negozi. Lo dice un documento societario aggiornatissimo (giugno 2016) redatto per l’aumento di capitale riservato ad Alibaba, il colosso del commercio online che ha rilevato, con Taobao, il 20% di Suning Commerce. L’operazione Alibaba è stata impostata con la consulenza di Goldman Sachs, regista anche dell’accordo con Erick Thohir nonché principale creditore dell’Inter.
"JACK MA - L’alleanza con Jack Ma era stata firmata lo scorso anno e si è perfezionata a maggio 2016 quando parallelamente si chiudeva l’affare Inter. Forse non un caso. Da notare che i soldi di Alibaba (provenienti dalla sede di Cayman) entrano direttamente in Suning Commerce con la sottoscrizione di nuove azioni; nessuno dei soci fa cassa vendendo titoli. Dunque è un’operazione diluitiva. E il fondatore Zhang Jindong? È sempre il primo socio ma da oggi «solo» con il 24% cui si aggiunge un altro 15,6% della Suning Appliance. Fondamentale questa holding, anche per l’Inter: Zhang la controlla in coabitazione con i suoi manager. Alibaba con i suoi 4,3 miliardi di dollari appena versati (Suning rileverà contestualmente poco più dell’1% del gigante dell’ecommerce per 2,3 miliardi), ha rafforzato le basi, allargato le prospettive di business, aperto orizzonti più internazionali a un gruppo che sul fronte dei margini (136 milioni l’utile 2015) può crescere molto. Lo Stato è pressoché fuori dal capitale, tranne una piccola partecipazione di Central Hujin, il braccio armato del Cic, il fondo sovrano pubblico. Tuttavia Zhang Jindong e Suning Commerce fanno squadra con l’apparato politico economico, vero e proprio convitato di pietra. E ben introdotto nel mondo degli affari è anche il fratello maggiore di Zhang, Guiping, che controlla un’azienda quotata e proprietaria di asset immobiliari per 3,3 miliardi di euro.
"IL POSTO DELL'INTER - L’Inter, dunque, dove si collocherà? Tra i gioielli della corona, alle dirette dipendenze di Mister Z che controlla al 100% la Suning Holdings, fuori dunque dal perimetro e dal consolidato del gruppo quotato. È ipotizzabile che alla fine la società nerazzurra finisca sotto l’ombrello di Suning Sports, la piattaforma societaria che già controlla la squadra cinese dello Jiangsu ed è destinata a tenere insieme tutte le attività sportive e collegate. Ed è lì, in questa joint venture Suning Holdings-Suning Appliance, che ancora una volta si salda, nel capitale e negli affari, quel rapporto strettissimo di Zhang con i manager, in particolare Bu Yang, uno degli ultimi arrivati. Ha preso il posto di un’altra signora, Liu Xiaomeng, che a 61 anni si era ritirata in bellezza dopo 25 anni a fianco del capo, con un miliardo di dollari messi da parte. Se Mister Z sarà generoso con l’Inter come è stato con i sui manager ...
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