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Vidal-Eriksen, il verdetto del campo e una ‘deadline’ fissata: Inter, Conte al bivio

Continua il dualismo in casa Inter con Vidal ed Eriksen che si giocano un posto accanto a Brozovic e Barella: ecco com'è andata con l'Atalanta

Alessandro De Felice

Un tempo a testa, o quasi. Nella sfida contro l'Atalanta di ieri sera, Antonio Conte ha confermato le sensazioni della vigilia con una staffetta tra Arturo Vidal e Christian Eriksen. Il centrocampista cileno è tornato titolare a oltre un mese di distanza dall'ultima volta - nel successo al 'Franchi' di Firenze firmato Barella e Perisic - togliendo il posto proprio al danese ex Tottenham. Una scelta adottata per provare a contrastare la fisicità del centrocampo della squadra di Gasperini, ma che ben presto non si è rivelata azzeccata. Il pressing di Pessina su Brozovic, l'unica fonte di gioco dei nerazzurri, ha ostacolato la manovra dei nerazzurri, che nella prima frazione hanno tenuto in mano il pallino del gioco (15'50" contro 13'09") senza però riuscire a sorprendere la difesa avversaria. L'ingresso di Eriksen e il ritorno al doppio play ha permesso alla squadra di Conte di gestire con più facilità la palla e spezzare attraverso il fraseggio la manovra degli uomini di Gasperini.

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Vidal ed Eriksen, numeri a confronto

In 53' minuti di gioco, Arturo Vidal ha toccato 49 palloni. Il cileno ha effettuato 35 passaggi riusciti, di cui 10 in verticale, totalizzando l'83% di transizioni positive. Poi il cambio a pochi secondi dal gol di Skriniar, Antonio Conte ha inserito Eriksen proprio al posto di Vidal. Il centrocampista danese ha confermato l'ottimo stato di forma: 23 palloni toccati in 42 minuti, di cui 14 passaggi riusciti con l'88%. Dati leggermente superiori per il danese in termini di precisione, che si aggiungono a una prova ordinata, al contrario di quella di Vidal, il peggiore tra gli uomini di Conte.

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Conte, ora che fai? 

La scelta di Conte di inserire Vidal dall'inizio per dare maggiore fisicità alla sua Inter contro un'Atalanta molto forte dal punto di vista strutturale non ha ripagato l'allenatore nerazzurro. L'assist in avvio a Zapata, ma non solo. Il cileno ha perso il duello con Remo Freuler, che lo aggredito e battuto nello scontro fisico e ha costretto l'ex Barcellona a perdere qualche pallone sanguinoso di troppo. Al contrario, l'ingresso di Eriksen ha garantito all'Inter una fonte di gioco in fase di costruzione e un altro interditore, come dimostrano i tre palloni recuperati. Il danese sta completando la trasformazione in mezzala e sta convincendo sempre più accanto a Brozovic e Barella. Ora la bilancia sembra pendere in favore dell'ex Spurs, in un ballottaggio che si rinnova in vista della sfida di domenica prossima contro il Torino. Ora tocca a Conte: il tecnico nerazzurro punterà ancora su Vidal o confermerà il sorpasso nelle gerarchie di Eriksen sul compagno di squadra?

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