Per restare nel seminato della Serie A, come l'occasione vuole, cinque scudetti. Uno più bello dell'altro, a partire da quello del 26 luglio 2006, arrivato sull'autostrada del Brennero che portava la squadra dall'allora ritiro estiva a Riscone di Brunico a Bolzano per l'amichevole con i francesi del Monaco. Indelebile è il ricordo del volto di Javier Zanetti in quello spogliatoio piccolo e stretto dello stadio "Druso". Tra un calzettone e un pantaloncino: "Passami il telefono, ho bisogno di parlare con il Presidente e con Giacinto".
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Zanetti: “Scudetto ’06? Meritato. Strama? Bravo e umile. Resta? Dico che…”
Per restare nel seminato della Serie A, come l’occasione vuole, cinque scudetti. Uno più bello dell’altro, a partire da quello del 26 luglio 2006, arrivato sull’autostrada del Brennero che portava la squadra dall’allora...
"Credo che quella sera ci siamo detti delle cose molte belle. Sentivamo di meritarci quel titolo per tutto quello che avevamo vissuto prima. E ci rendevamo conto che, da quel momento, poteva iniziare qualcosa di bellissimo, ma noi dovevamo essere all'altezza, dovevamo meritarcelo. Ci siamo riusciti e abbiamo vinto tutto quello che potevamo vincere, conservando oggi ancora la voglia e la forza per ritornare, presto, ad alzare i trofei. Prima di quel giorno del 2006, nessuno trovava la spiegazione di tanti perché, ma io ho sempre creduto nell'Inter, nel lavoro".
Da un ricordo importante al presente, sotto il segno di Andrea Stramaccioni: "È bravo, si è presentato con umiltà e con sincerità. Ha idee precise, gli piace un tipo di calcio che tutti condividiamo. Speriamo di finire al meglio la stagione e che Andrea possa continuare, che questi mesi possano essere per loro solo l'inizio di una lunga carriera da allenatore. È vero, ha poca esperienza con le prime squadre, ma si è presentato a noi calciatori come un tecnico molto preparato, molto attento ai dettagli, molto coinvolgente".Edoardo Caldara prende la palla al balzo. Javier, ti piacerebbe avere Stramaccioni allenatore anche nella prossima stagione? "Sì, stiamo lavorando bene, c'è grande entusiasmo in ogni allenamento, ma è giusto che la programmazione venga decisa dal Presidente e dalla Società, perché l'Inter deve ripartire puntando ai grandi traguardi".
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