Tira aria di riscatto in casa Inter. Dopo la falsa partenza il futuro nerazzurro presentava ben poche certezze. E il cambio sulla panchina era, alla luce degli ultimi eventi, inevitabile. Con Ranieri l'Inter ha portato a casa due vittorie difficili, di antica sofferenza. Ma la metamorfosi più straordinaria sembra aver stregato lo spirito del gruppo. Giocatori con le migliori intenzioni, desiderosi di fare bene, di tornare a vincere. Non poteva che essere così per Giampaolo il Pazzo Pazzini, relegato in panchina in questo inizio di stagione. Capace di rimanere in attesa per interminabili manciate di minuti e di metterla dentro con imbarazzante efficacia. "Domani mi metto la scarpa: se ho male non gioco, se invece la caviglia non mi dovesse fare male gioco. Se dovessi fare lo sforzo mi piacerebbe giocare da titolare". Quel che è certo è che in questa nuova Inter tutti vogliono dare il massimo. Un Pazzo con la caviglia malandata, uno Stankovic quasi recuperato, uno Zarate in cerca della sua stagione migliore. Piccoli segnali di ripresa. Sabato ci sarà un altro esame fondamentale, contro il Napoli. Farà da termometro prima della sosta. Poi Ranieri e la squadra avranno modo di conoscersi meglio. A proposito, nessuno parla più di moduli. Oscurati dal buon senso. E da una tremenda voglia di riscatto...
editoriale
A tutti i costi
Tira aria di riscatto in casa Inter. Dopo la falsa partenza il futuro nerazzurro presentava ben poche certezze. E il cambio sulla panchina era, alla luce degli ultimi eventi, inevitabile. Con Ranieri l’Inter ha portato a casa due vittorie...
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