editoriale

A tutto Rock

No, non siamo affetti da un improvviso moto di nostalgia (la terapia alla quale ci siamo sottoposti tempo fa sta raccogliendo i suoi invidiabili frutti). No, non vi stiamo nemmeno suggerendo che Mourinho tornerà sulla panchina nerazzurra. Non è...

Sabine Bertagna

No, non siamo affetti da un improvviso moto di nostalgia (la terapia alla quale ci siamo sottoposti tempo fa sta raccogliendo i suoi invidiabili frutti). No, non vi stiamo nemmeno suggerendo che Mourinho tornerà sulla panchina nerazzurra. Non è un tema che ha attualità e non sappiamo nemmeno se tornerà ad averla. Era impossibile non notarlo sulla copertina di una delle riviste musicali più trendy, il Rolling Stone, versione spagnola. José Mourinho è la rock star dell'anno. Motivazioni? "Per la sua machiavellica arte di irritare tutti. Il suo atteggiamento di sfida, le continue provocazioni, il suo modo di stare in panchina e affronatare le conferenze stampa, salvandosi dalle trappole dei media". Se fossi una rock star non saprei se essere lusingata o tremendamente offesa.

Tant'è. José, proprio come recita il Rolling Stone, riesce a far discutere anche chi con il calcio non ha nulla da spartire. Affermare che Mou è lo stratega della polemica è come dire che Dio è profondamente buono. Un assioma dalla banalità evidente. Ma se in Spagna i lettori della rivista musicale si stanno ancora chiedendo per quale motivo un allenatore di calcio abbia usurpato la copertina, in generale è abbastanza chiaro che il fenomeno Mourinho non possa essere liquidato con un'alzata di spalle. Nel calcio e non solo.

I suoi detrattori hanno da sempre cercato di offuscare i risultati ottenuti puntando il dito sulle sue disdicevoli qualità di show man. Ma se José fosse stato un semplice guerrafondaio e avesse vinto poco o niente, si parlerebbe di lui come di uno sfigato. Ciò che i suoi nemici fingono di non vedere è la sua incredibile capacità di vincere su qualsiasi panchina decida di sedersi. Distolgono gli occhi dal suo gioco veloce ed efficace, che giudicano poco affascinante forse perché in aperta sfida e contraddizione con il macchinoso e osannato tic toc dei rivali catalani. Punti di vista, dai quali però il portoghese difficilmente esce sconfitto. José Mourinho non è in copertina perché è abile come nessun altro ad irritare il mondo. José Mourinho è in copertina perché è tremendamente vincente. E questa, per qualcuno, è la cosa più difficile da digerire...