La rivoluzione di Erik Thohir è sempre meno silenziosa. Tanti i tasselli ancora da definire in una riorganizzazione che sta toccando tutti i settori dell'Inter. Fuori e dentro il campo. La portata di quanto realizzato non sarà di immediata valutazione. Come per tutte le cose occorrerà armarsi di pazienza. Impazienti sono invece i tifosi di conoscere il prossimo Capitano dell'Inter. L'eredità di Javier Zanetti è sospesa in un limbo di attesa, che potrebbe essere spezzata da un momento all'altro.
editoriale
A VOLTE, CAPITANO
La rivoluzione di Erik Thohir è sempre meno silenziosa. Tanti i tasselli ancora da definire in una riorganizzazione che sta toccando tutti i settori dell’Inter. Fuori e dentro il campo. La portata di quanto realizzato non sarà di...
Si è mormorato che le preferenze di ET andassero per uno dei suoi primi acquisti, presentato proprio ieri ad Appiano Gentile, Nemanja Vidic. Ma l'ex capitano del Manchester United si è mostrato prima di tutto desideroso di guadagnarsi il campo. Per i discorsi relativi alla fascia al braccio ha fatto capire che c'è ancora tempo. Eppure una buona parte della piazza nerazzurra vorrebbe Vidic capitano nonostante la storia nerazzurra abbia sempre incoronato con tale privilegio il giocatore con maggiore presenze (Ranocchia e Nagatomo, quindi). Qualcuno insinua che Andrea Ranocchia potrebbe non avere il carisma necessario per sostenere un ruolo di questo genere. Altri obiettano che nella scorsa stagione Andrea ha faticato ad essere titolare. Dubbi e perplessità.
Forse inconsciamente l'aria di cambiamento che ha travolto l'Inter ha seminato il desiderio di chiudere con l'era negativa e con tutti quelli che, loro malgrado, si sono trovati a combatterci. Ranocchia è arrivato nel 2011 quando l'Inter, con Leonardo, era ancora in corsa per lo scudetto e alla fine di quella stagione avrebbe festeggiato un titulo (l'ultimo vinto del quale abbiamo memoria, la Coppa Italia). Dopo quella stagione una lenta e inesorabile discesa fatta di scelte rinviate e di speranze non corrisposte. Vidic potrebbe invece diventare il giusto testimonial della nuova Inter, secondo molti. Il discorso è complesso con tutti i precedenti del caso. Voltare pagina fa bene. Ma la nostra storia ci insegna a non disprezzare le sconfitte. Spesso da quelle sconfitte ne siamo usciti più forti. Spesso quelle sconfitte erano un doloroso preambolo alle vittorie. Ranocchia lo sa. Vidic non ancora.
Twitter @SBertagna
© RIPRODUZIONE RISERVATA