editoriale

AAA pace cercasi nella “squadra dell’amore”…

La squadra dell’amore. E’ così che nella stagione passata Adriano Galliani aveva definito i rossoneri. Per quasi sette giorni ci avevamo creduto tutti. Poi il calendario aveva detto derby e l’evidenza aveva cancellato le belle...

Sabine Bertagna

La squadra dell'amore. E' così che nella stagione passata Adriano Galliani aveva definito i rossoneri. Per quasi sette giorni ci avevamo creduto tutti. Poi il calendario aveva detto derby e l'evidenza aveva cancellato le belle (ma vacue) parole sull'alchimia dei sentimenti che sembravano permettere all'altra squadra di Milano di distinguersi da tutte le altre. Mentre qualcuno diceva che andare a vincere a Manchester 2-0 era un risultato normale, qualcuno lavorava per andare a prendersi la coppa con le orecchie. E alla fine ci riusciva.

E' da fine agosto che i rossoneri tengono banco in ogni dove. Con un calciomercato stellare (ora nella squadra dell'amore giocano i fantastici 4) e con i tituli già ben cuciti sulle loro maglie. Tutto questo ancora prima di scendere in campo. Poi il calendario dice Cesena-Milan e si scatena il putiferio. Ibra non segna e sbaglia un rigore. Robinho passa inosservato. Il Cesena vince per 2-0. Ma le cose divertenti succedono lontano dal campo. Galliani se la prende con Braschi. L'arbitraggio non è stato gradito. Il Presidente si lancia in un'interpretazione in chiave politica e dichiara: Il Milan è stato sfortunato, incontriamo arbitri di sinistra. Il giorno dopo compare un comunicato sul sito ufficiale della squadra dell'amore che recita Senza ulteriori commenti e spiega agli arbitri "di sinistra" la regola del fuorigioco. Ovviamente non è scattato nessun deferimento. Meglio non irritare l'amministratore delegato rossonero, Presidente della Lega di serie A. Prima della partita di Champions Galliani ha infatti risposto secco a chi gli chiedeva lumi sugli arbitri italiani: se volete parlo di Champions, se no possiamo lasciare anche perdere. In questo mondo libero Arrigo Sacchi è stato duramente attaccato da Ibra, che gli ha detto senza mezzi termini, che per i suoi gusti parla un pò troppo. Una mancanza di educazione che ha lasciato basiti tutti (tranne evidentemente la dirigenza rossonera, che si è trincerata in un imbarazzato silenzio). Ora ci chiediamo tutti preoccupati: che cosa è successo alla squadra dell'amore? Nervosetti???