editoriale

Abbassate i toni

Quando meno te lo aspetti accadono cose incredibili. In un panorama sportivo dove è risaputo che a vincere è il più forte della giungla, quello che strepita con meno decoro e spesso con zero ragioni dalla sua parte, far presente in maniera...

Sabine Bertagna

Quando meno te lo aspetti accadono cose incredibili. In un panorama sportivo dove è risaputo che a vincere è il più forte della giungla, quello che strepita con meno decoro e spesso con zero ragioni dalla sua parte, far presente in maniera civile il disappunto per una situazione obiettivamente un po' insolita equivale ad oltraggiare la corte in maniera disonorevole. Nello specifico dichiarare con cinquecento virgolettati, concetti sfumati e alleggeriti dall'educazione, che subire 5 rigori contro decisamente discutibili (alcuni fantascientifici) è una casualità che provoca fastidio, beh affermare questo, se non lo sapevate, è profondamente offensivo. Casualità. Fastidio. Termini irritanti.

Pensiamo all'inizio della scorsa stagione. Ad un Cesena-Milan. Arbitra Carmine Russo. Un giovane di buone speranze per il quale si prospetta una carriera internazionale. Tutto sfuma però in errori imperdonabili. Su indicazione dell'assistente vengono annullati 2 gol al Milan. I rossoneri non gradiscono. Per Silvio Berlusconi Russo non è altro che uno dei soliti comunisti fedigrafi. Il sito ufficiale rossonero pubblica la regola del fuorigioco e suggerisce che nell'incertezza quella bandierina non va alzata. Gli arbitri, nel corso della stagione, dimostreranno di avere imparato la lezione. Russo, invece, non ha più arbitrato grandi squadre. La fine dell'esilio è stata sancita questa settimana. Di nuovo con il Milan, che incontrava il Parma. Questa volta, a quanto pare, non ci sono stati problemi.

L'AIA non ha quindi gradito le "pesanti" accuse che il mondo nerazzurro ha sollevato. Di quei 5 rigori, secondo loro, solo uno era netto. L'atteggiamento dell'Inter secondo l'AIA sarebbe pericoloso e inconcepibile. Tutto ciò lo si evince non da una nota ufficiale emessa formalmente per definire la posizione della classe arbitrale, ma da chiacchiere divulgate tramite i maggiori quotidiani sportivi. Spifferi di corridoio fatti arrivare a chi di dovere. Per carità, niente di formale del quale dover dare conto in futuro. Un semplice messaggio tra le righe. State tranquilli. E abbassate i toni. Che ad abbassarli si crea l'atmosfera giusta. Le luci si spengono, il volume sfuma e non importa se lo spettacolo torna ad essere penoso. Basta distogliere lo sguardo...