Maledetta Champions League. Il lento declino della nostra beneamata è cominciato proprio dopo quel 22 Maggio 2010. Se difficile è stato arrivare in cima all'Europa che conta, molto più semplice è apparso tornare nei bassifondi della classifica. Parlo di bassifondi perchè l'Inter al 6° posto in campionato pare un'eresia. Forse ci avevamo preso gusto a vincere tutto, siamo diventati di bocca buona, ma un conto è lottare e non vincere, un altro è partire già da sconfitti.Parliamoci chiaro, almeno noi, senza prenderci in giro. Viste le difficoltà della squadra nell'ultima stagione, neanche Stramaccioni, che stimo come forse mai nessuno dopo Mou, può fare miracoli. E' una squadra che arranca da due anni, cercando di mettere in campo le ultime energie rimaste, ma senza alcun tipo di risultato positivo. Tranne i derby, dove ancora sappiamo esaltarci, per il resto è stata notte fonda.Le ultime stagioni sono state pregne solo di insoddisfazioni e di giocatori mediocri arrivati per fare numero nella rosa. Gli Alvarez, i Jonathan, i Castaignos, non sono gente da Inter. Un tempo quelli che indossavano la nostra maglia si chiamavano Ronaldo, Djorkaeff, Veron, Vieri (che da calciatore qualcosina ha fatto con indosso la casacca nerazzurra), Baggio. Adesso invece, acquistiamo il 30enne Palacio per 11 mln di euro, facciamo aste infinite per Mattia Destro spacciandolo per Eto'o e il massimo che passa il convento è un Mudingayi a centrocampo. Che tristezza.E' vero che il FPF incombe, ma è anche vero che noi ci stiamo marciando sopra. Se il progetto di Moratti è quello di liberarsi dei contratti onerosi e dei giocatori più anziani, rimanendo al tempo stesso competitivi, mi chiedo che senso abbia spendere 11 mln per Palacio, dare via Lucio senza alcun introito, tentare di acquistare Mudingayi a centrocampo. Ci sono tante cose che non quadrano. E che inoltre non ci vengono mai chiaramente spiegate da questa società. I concetti son sempre gli stessi: "vogliamo tornare a vincere", "stiamo provando ad acquistare questo giocatore", "torneremo grandi"; ma la realtà è ben altra cosa.Diciamocela tutta: ci sono pochi soldi, non dobbiamo illuderci dell'arrivo di giocatori quali Lavezzi o Lucas. Siamo pieni di buona volontà ma con le tasche vuote. E il calciomercato non si fa soltanto con la 'voglia' ma anche e soprattutto con idee e danari da poter spendere. Inutile prenderci in giro, inutile arrabbiarsi se poi un giocatore come Lucio, obbligato a lasciare la nostra società, decide di passare agli acerrimi rivali della Juventus. Se dopo aver rinnovato il contratto per due anni, il successivo vi dicessero: "non c'è più spazio per te perchè il budget è calato", voi che fareste?Inutile insultare il giocatore, strano a dirsi ma io lo comprendo. E comunque ricordatevi una cosa, la più fondamentale: noi non siamo 'morattiani', 'mourinhiani', 'branchiani' e via discorrendo, siamo Interisti! Possono passare i Presidenti, possono andare via i nostri giocatori che credevamo più rappresentativi, possiamo anche non vincere nulla per i prossimi 50 anni, ma la nostra fede rimarrà intatta sempre e comunque!twitter @marcorizzo1986
editoriale
Almeno noi…diciamoci la verità !
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