In tempi di mercato, si sa, si afferma tutto e il contrario di tutto. Fa parte del gioco, conosciamo le regole. Anche se a volte le regole possono essere prese in contropiede da eventi inaspettati. C'è chi vola fino a Rio per farsi immortalare con un giocatore ambito e improvvisamente non sa più in quale album di figurine collocare la fotografia (chissà quale maglia vestirà alla fine della Telenovelaz?). Chi fa fatica a trovare una piazza dove rovesciare la voglia di riscatto, scaricato da una società che non lo desidera più e non sa come renderlo. E chi in silenzio medita qualche colpo. In entrata o in uscita.
editoriale
Anche Milano è una bella città
In tempi di mercato, si sa, si afferma tutto e il contrario di tutto. Fa parte del gioco, conosciamo le regole. Anche se a volte le regole possono essere prese in contropiede da eventi inaspettati. C’è chi vola fino a Rio per farsi...
L'estate dovrebbe aver portato consiglio. Cioè, siamo tutti d'accordo che nel calciomercato estivo non avevamo proprio le idee chiarissime? Eto'o venduto sul finire di agosto e un allenatore che commenta la sua cessione dicendo: Avevo capito che avremmo venduto Sneijder. Il comune denominatore è che si trattava in entrambi i casi di fuoriclasse. Gente difficilmente sostituibile nel giro di una settimana. E gli scudetti, solitamente, portano la loro personalissima firma.
Anche Thiago Motta appartiene a questa ristretta categoria. Centrocampista della nazionale, regista, piedi buoni e testa alta. I suoi passaggi filtranti amano la velocità del dialogo di prima. Un giocatore che giocava nel Barcellona due o tre qualità le deve possedere per forza. Beh, su Thiago in queste ultime ore si sono avvicendate diverse voci. Un interesse del Psg, Parigi è una bella città, vedremo nei prossimi giorni.
Ranieri lo ha ribadito con insistenza quasi pedante. Motta è un giocatore indispensabile. Lo ha dichiarato prima della partita con la Lazio e, per essere forse sicuro che Moratti avesse colto il messaggio, anche subito dopo. E poi perché, diciamocelo, in quel ruolo non è che ci sia un particolare sovraffolamento. E comunque un giocatore indispensabile andrebbe sostituito con un pezzo da 90. La domanda è questa. Dove lo troviamo un adeguato sostituto a pochi giorni dalla fine del mercato? Magari si risolverà tutto in una bolla di sapone, di quelle che aggiustano il valore del giocatore sul mercato. Magari il sostituto c'è ed è lì pronto a stupirci. Magari Milano non è poi così diversa da Parigi. O no?
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