editoriale

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Premesso che Calciopoli è una (brutta, bruttissima) pagina di storia che vorremmo ardententemente archiviare, premesso che questo processo (né quello sportivo, né tanto meno quello penale) ha mai riguardato la società Inter, premesso che ne...

Sabine Bertagna

Premesso che Calciopoli è una (brutta, bruttissima) pagina di storia che vorremmo ardententemente archiviare, premesso che questo processo (né quello sportivo, né tanto meno quello penale) ha mai riguardato la società Inter, premesso che ne siamo spesso, spessissimo, costretti a parlare perché mediaticamente tirati in mezzo, premesso tutto questo ci sono alcuni dati di insindacabile giudizio. Dati ovvi. Fatti, non opinioni.

Chi afferma che né il processo sportivo, né quello penale hanno di fatto dimostrato illeciti e che non ci sono le prove di una sola partita falsata non ha evidentemente avuto il tempo per seguire la vicenda nei suoi dettagli più intimamente tecnici. Forse non ha letto le intercettazioni, sicuramente non le motivazioni della Casoria. L’illecito può anche non consumarsi, il suo tentativo è già una minaccia per l’incolumità dell’ambiente nel quale cerca di farsi strada in maniera furtiva e pericolosa. E’ reato. Non lo diciamo noi, lo dice la legge. Per carità, noi italiani siamo maestri nell’interpretarla e ci guardiamo bene dall’applicarla, ma ciò non toglie che stiamo forzando un principio.

L’Inter non è mai stata sul banco degli imputati a Napoli e questo per taluni è davvero l’affronto più incomprensibile. Gli stessi dimenticano che questa miserabile guerra inscenata dall’attuale dirigenza bianconera, quella che glissa sulle proprie sentenze e si mette in ridicolo mendicando alla Uefa sanzioni per l’Inter (regolarmente rimandate al mittente), è frutto di un atteggiamento rancoroso, che non trova riscontro nella realtà dei fatti. Dimenticano i taluni che insieme alla Juventus vennero penalizzate altre tre squadre, delle quali in tutta questa zuffa mediatica raramente sentiamo ricordare il nome. Milan, Lazio e Fiorentina. Squadre che attraverso alcuni dei loro rappresentanti cercarono di partecipare ai giochi di potere. Che non siano riusciti sempre ad ottenere ciò che volevano, non è cosa pertinente. Ci provarono. La guerra non è mai stata tra Inter e Juventus, sul banco degli imputati noi non ci siamo. Tutto qui. Davanti ai fatti i castelli di illazioni crollano sempre, prima o poi. Davanti ai fatti. Non alle opinioni.

Twitter @SBertagna