editoriale

BELFODIL-ICARDI? Il rischio che piace

Dicevano tutti che tra le priorità dell’Inter non ci fosse, in questa fase di mercato, un attaccante. Che si sarebbe aspettato agosto per una punta in saldo. Invece, dopo aver sentito accostare il nome di Ishak Belfodil a diverse squadre...

Sabine Bertagna

Dicevano tutti che tra le priorità dell'Inter non ci fosse, in questa fase di mercato, un attaccante. Che si sarebbe aspettato agosto per una punta in saldo. Invece, dopo aver sentito accostare il nome di Ishak Belfodil a diverse squadre potenzialmente interessate e aver compreso la volontà di Ghirardi di valorizzare il suo calciatore, senza però rinunciare del tutto alla sua proprietà, ecco che di colpo, quasi inaspettatamente, si è accesa la trattativa sull'asse Milano (sponda quella giusta) - Parma. Una trattativa che in sintesi prevederebbe Belfodil all'Inter per 10 milioni per la sua metà, Cassano e Silvestre rispettivamente in prestito secco e con diritto di riscatto al Parma.

Si è creata un po' di confusione sul prezzo di Belfodil. Comprare la sua la metà a 10 milioni non equivale automaticamente a dire che la seconda la paghi 10 (si pensi a Kucka e a Longo). L'Inter beneficierà di un risparmio sui due ingaggi e dei soldi derivanti da diverse comproprietà risolte a favore del Parma. Inoltre trovando una soluzione a giocatori che avrebbero probabilmente faticato a trovare spazio nella "nuova" Inter si andrà a sfoltire anche la rosa. Obiettivo tra i principali da attuare in questa fase.

Forse troppo distratti dai calcoli i tifosi hanno considerato poco la prospettiva allettante che un attacco giovane come quello di Icardi-Belfodil significherebbe in questo momento storico nerazzurro. Già il termine prospettiva racconta molto delle intenzioni sottese. Fosse arrivata una punta come Gilardino o come Bianchi si sarebbe storto il naso per l'ingaggio o per l'età. O per entrambe le cose. Investire su un '92 significa invece prendersi la giusta dose di rischio. E se ti va bene sei a posto per un po'. Significa voltare pagina. Quello che si sta tentando disperatamente di fare da tre anni a questa parte. Forse siamo sulla strada giusta.

Twitter @SBertagna