La confusione che regna negli ultimi giorni in casa Inter è alquanto preoccupante e non può passare inosservata. Così come il fatto che a oggi, la squadra nerazzurra sia, con il Lecce, l'unica a non avere un allenatore. Passi per la simpatica e impavida banda salentina, ma il mercato dell'Inter necessita di pianificazioni e scelte strategiche ben precise, coordinate da qualcuno che possa dettare le linee-guida anche per il futuro. L'allenatore appunto. Come la polizia negli avvincenti romanzi gialli di Simenon, attualmente tutta la stampa e i siti di settore, brancolano nel buio nel vano tentativo di dare un volto a colui che prenderà il posto del fuggitivo Leo, in volo per la seducente Ville Lumière. Già, Leo. Qualcuno dice che abbia lasciato le sponde del rattrappito Naviglio per provare il gusto di una nuova sfida, altri per l'orgoglio di ricoprire un ruolo più responsabilizzante, altri ancora per il suo troppo facile amore nei confronti di Parigi e infine qualcuno, più creativo e bizzarro, dice perché la Senna è più grande e perché c'è Disneyland. Probabilmente la realtà non risiede in nessuna di queste ipotesi (anche se quella di Disneyland...). Il fatto che il suo fosse un contratto "a orologeria" lo ha probabilmente indispettito, alla luce della stagione comunque positiva, può essere che il coraggioso Leonardo de Araujo si sarebbe aspettato quantomeno una fiducia biennale, anziché uno striminzito annetto con una smisurata e malcelata voglia di Guardiola...Attualmente quindi non c'è un progetto, questo è chiaro, l'ennesimo coup de théâtre del proscenio nerazzurro ha fatto precipitare una situazione che sembrava tranquilla sotto molti punti di vista, in primis quello del mercato. Ora invece molti colpi sembrano persi, alla luce di una concorrenza spietata, composta da società ahinoi molto più organizzate e risolute a livello societario, e forse dovremo accontentarci di giocatori incognite di medio livello pagati come superstar. Peraltro la società nerazzurra dovrà essere abile nel tamponare e capire il perché di tutte queste emorragie di campioni che sta subendo in questo ultimo periodo. Sneijder che si rivolge all'Onnipotente per conoscere il suo futuro, Eto'o al quale basta un viaggio nel suo Camerun per essere pervaso da un'improvviso attacco di voglia di Premier e Leonardo che in una sola notte svuota gli armadi e lascia la moglie milanese. Può essere che il nostro presidente ci sorprenda tutti (di solito ci riesce sempre, sovente nel bene ma talvolta anche nel male), magari riarruolando il valente architetto Gabriele Oriali e selezionando un direttore lavori di grido (personalmente credo Hiddink sia il miglior capomastro pallonaro in circolazione, ndr) che con il suo savoir faire e il suo carisma contribuisca a ricostruire le fondamenta di un grattacielo Inter, che ultimamente oscilla pericolosamente in balìa di correnti suicide.
editoriale
Cantiere Inter cerca direttore lavori con buone referenze
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