editoriale

Che sapore ha la felicita’?

Forse un giorno cambiero’ lavoro e mi trovero’ di fronte all’imbarazzante scelta di dover rifiutare 20 milioni di stipendio annuale. Cosi tanti soldi da dover faticare nel tentativo di capire quanto puoi esattamente sperperare...

Sabine Bertagna

Forse un giorno cambiero' lavoro e mi trovero' di fronte all'imbarazzante scelta di dover rifiutare 20 milioni di stipendio annuale. Cosi tanti soldi da dover faticare nel tentativo di capire quanto puoi esattamente sperperare ogni mese, senza per questo ritrovarti in mezzo ad una strada. I soldi non danno la felicita', ha detto qualcuno. Prova a chiederlo a chi non li ha, verrebbe da rispondere.

Gia', ma a chi li ha invece? Per esempio un calciatore al top, a giorni probabilmente il piu' pagato del mondo, ha davvero bisogno di un incentivo di questo genere di stimolo per accogliere una proposta di trasferimento nel lontano Daghestan? Se a Balotelli Manchester deve essere sembrata squallida, chissa' che cosa esclamerebbe nel territorio della Repubblica del Daghestan, ai confini del mondo. Barcellona e Milano: citta' e squadre con una storia, costruita faticosamente, giorno dopo giorno, pietra su pietra, trofeo dopo trofeo. Pagine di calcio incredibili disegnate dalle gesta di calciatori superstar, ma anche di molti signori nessuno. E l'obiettivo degli uni e degli altri non differiva di un centimetro: onorare una maglia, i suoi colori, una sola ed irrinunciabile fede. Dipende da quale sfida ognuno di noi considera avvincente. Vincere facile, combattere contro i mulini a vento o guadagnare una montagna di soldi senza sbattersi piu' di tanto. Per il paesaggio, pazienza. Nella vita ci sono cose piu' importanti.

Premesso che un tifoso difficilemente accetta che un giocatore come Samuel Eto'o possa cedere alle lusinghe di chichessia, premesso che il triplete porta la sua poderosa firma e premesso che comprarlo in quel modo e' stato l'affare del secolo, e' necessario venire a patti con la realta'. L'Inter non pensava di vendere il camerunense e l'unico altro pezzo pregiato con il quale fare mercato era Sneijder. Che pero' non e' mai sembrato particolarmente propenso a fare le valigie (per fortuna!). Poi e' arrivata l'offerta dei russi, che tutti noi speriamo sia davvero irrinunciabile. Prendi un sultano o uno sceicco, tanti soldi che neanche ti immagini e di colpo hai una squadra, che forse un giorno avra' una sua storia. Good luck, Samuel! Finche' e' durato e' stato grandioso e non ce lo dimenticheremo. Buona permanenza nel Daghestan! E non dimenticarti di farci sapere se quella era solo una stupida diceria. Quella che sostiene che i soldi non danno la felicita'...