Da qualche giorno sta passando il concetto che l'Inter, con l'arrivo di Walter Mazzarri, abbia deciso di sbarazzarsi di tutti i suoi giovani. Donati è già in Germania, Caldirola lo ha raggiunto a stretto giro di posta, Bianchetti ha messo radici a Verona, Biraghi è in attesa di sistemazione e per gli altri, da Benassi a Pasa, si attendono solo offerte, che siano allettanti o meno poco importa.
editoriale
Ci sono giovani e giovani. Under Inter, l’addio viene da lontano
Da qualche giorno sta passando il concetto che l’Inter, con l’arrivo di Walter Mazzarri, abbia deciso di sbarazzarsi di tutti i suoi giovani. Donati è già in Germania, Caldirola lo ha raggiunto a stretto giro di posta, Bianchetti ha...
La situazione è un po' diversa e ognuno di questi ragazzi meriterebbe un discorso personalizzato. Per i quattro moschettieri dell'Under 21 (Bardi non è mai stato inserito nel calderone), l'addio era stato deciso già da mesi. L'Inter, anche con Stramaccioni in panchina, aveva già stabilito che fosse impossibile basare la rinascita e il futuro prossimo su di loro. Gli acquisti di Campagnaro e Andreolli sono stati emblematici. Ma come? Con difensori di belle speranze in giro a farsi le ossa l'Inter va sul mercato a prendere difensori? Sì, proprio perchè tanto Caldirola quanto Bianchetti non erano e non sono considerati pronti per far parte della rosa dell'Inter.
Lo stesso discorso vale, accentuato forse, per Donati e Biraghi. L'Inter è alla disperata ricerca di esterni ma la conferma dei due non è mai stata presa in considerazione. Giusto? Sbagliato? Questo lo dirà il tempo ma la scelta era già stata fatta. L'Europeo è servito solo a strappare qualche centinaia di migliaia di euro in più alle pretendenti.
Ma ci sono giovani e giovani. Il discorso è o dovrebbe essere tremendamente diverso per Francesco Bardi ma soprattutto per Alfred Duncan. Se l'Inter mettesse i due giocatori sul mercato potrebbe agevolmente incassare oltre 15 milioni di euro, al limite anche 20 tirando sul prezzo.
Già. Ma a che prezzo? Bardi e Duncan sono colonne portanti di quel progetto che tanto Moratti quanto i dirigenti giurano e spergiurano di avere ben presente in mente. Cederli per arrivare a Nainggolan, a Fernando o a qualunque altro giocatore sarebbe una mossa inspiegabile, tecnicamente ed economicamente.
Per i due ragazzi, infatti, vale lo stesso discorso fatto per Kovacic, Icardi e Belfodil. Questi giocatori non si svalutano. Sono giovani dal talento assolutamente riconosciuto, un talento che non si deprezzerebbe nemmeno dinanzi ad un'annata maledetta. Sono investimenti con ritorno sicuro.
Un progetto che si rispetti pone le sue basi sull'affiancamento di questi giovani non sulla sostituzione. Sostituire (numericamente) Coutinho con Kovacic è un'operazione che deve rappresentare l'eccezione non la norma.
In una Serie A ormai arrivata ad un livello di modestia terrificante, in una Serie A in cui Padoin trova spazio nei campioni d'Italia, in cui i vari Nocerino, Dzemaili, Tachsidis sono più o meno titolari, Bardi e Duncan possono giocare un ruolo da protagonisti. Da subito. Tanto è vero che le piccole che li inseguono si accontentano di averli in prestito. Perché? Perchè per loro basta l'apporto tecnico che i due possono dare durante l'anno, non hanno bisogno di mettere le mani sulla metà del cartellino per trarre beneficio dall'operazione.
Questo discorso vale per Duncan e Bardi, non valeva e non vale per i vari Caldirola, Biraghi e Donati. Perchè ci sono giovani e giovani.
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