Il momento di una squadra si giudica attraverso diverse sfaccettature. La prima, la più evidente, è il campo. Il gioco che può più o meno convincere, l'assetto della squadra, gli equilibri sottesi. In questa analisi del collettivo emergono e si distinguono le prestazioni individuali. Il bollettino infortuni. La forma e la condizione. La sfortuna o la buona sorte. E poi c'è lei. La classifica. La realtà tradotta nei numeri. Più o meno spietati. Talvolta confortanti.
editoriale
CLASSIFICA BUGIARDA?
Il momento di una squadra si giudica attraverso diverse sfaccettature. La prima, la più evidente, è il campo. Il gioco che può più o meno convincere, l’assetto della squadra, gli equilibri sottesi. In questa analisi del collettivo...
Ecco, se c'è una cosa che dice bene all'Inter è proprio la classifica. Quarto posto (28 punti) a solo -4 dalla terza, il Napoli (che ha 32 punti e che l'Inter incontrerà proprio domenica). -4 da quello che all'inizio di stagione era un obiettivo sussurato a bassa voce. La zona Champions. I 12 punti di distacco rispetto alla Juventus (40 punti) preoccupano relativamente visto che il primo posto rimane un traguardo oltremodo ambizioso e, allo stato attuale delle cose, fuori portata. Guardandoci alle spalle ci sono Fiorentina (27) e Verona (25). Con loro formiamo da inizio stagione un terzetto che ha tenuto la posizione in quella specifica zona. Dopo il Verona c'è un salto e troviamo nello stesso gruppo, con 19-18 punti, Torino, Genoa, Parma, Milan e Cagliari.
La classifica dice anche altro. Solo il Torino ha pareggiato così tante partite come l'Inter (7). Una sola sconfitta (quella subita al Meazza contro la Roma) e 7 vittorie all'attivo è l'attuale bottino dei nerazzurri. In campionato non vinciamo da un po', i pareggi ci dicono che abbiamo rallentato. E i gol incassati sono aumentati per un totale di 17 reti subite. Quante quelle prese dal Napoli. In fase di attacco siamo invece i migliori con 34 reti realizzate. Dopo di noi Juventus e Napoli (31), Roma e Fiorentina (29). Se vogliamo aggiungere una curiosità siamo ancora a quota zero per quanto riguarda i rigori a favore (3 quelli contro). In compagnia di Parma, Atalanta e Chievo. La regina dei rigori a favore è la Fiorentina (6), il bilancio più pulito quello della Roma (4 rigori a favore e 0 contro).
Quanto saranno importanti le prossime due partite? Davvero molto. Quella con il Napoli deciderà un eventuale allungo o avvicinamento da parte di una delle due squadre; dovesse arrivare l'ennesimo pareggio l'attuale situazione di classifica cambierebbe di poco. Inseguitrici permettendo. La partita con il Milan sarà invece tutta un'altra storia. La partita dell'orgoglio, da vincere a qualunque costo. E lì la classifica sarà il pretesto per tenere le debite distanze con i cugini. Cugini che, nonostante l'ottimismo sfoggiato in casa Milanello, non se la passano proprio benissimo. Quello che la classifica dell'Inter non racconta è la fatica nel conservare un vantaggio e il riemergere di brutte amnesie collettive. Con questa rosa e con il lavoro svolto finora una cosa però è abbastanza evidente. Questi risultati sono tutto fuorché da buttare via. Il mercato di gennaio potrebbe essere una buona occasione per consolidarli.
Twitter @SBertagna
© RIPRODUZIONE RISERVATA