Come si cambia

Ad agosto dell'anno scorso l'Inter rinnova il contratto a Lucio fino al 2014. É il periodo di Gasp, delle idee poco chiare, della giusta gratitudine. Un periodo che é finito. In maniera inderogabile. Improvvisa follia? Irriconoscenza? Le ragioni sono più pratiche di quanto si pensi. Una questione di economia domestica. Per nulla banale. In questi giorni la linea si é fatta sempre più definita. Ci sono ingaggi che non ci possiamo piu permettere; per i giocatori che non hanno grande mercato la parola d'ordine é rescissione. Tutto questo non ci riempie di gioia, ma ha quantomeno delle ragioni. Siamo in piena ricostruzione.

Lucio sarebbe costato all'Inter nei rimanenti due anni di contratto qualcosa come 14 milioni. Immaginiamo (ci rimane solo la fantasia, ormai) che con il brasiliano, fondamentale tassello dell'Inter del triplete, ci si sia seduti ad un tavolo per discutere. Immaginiamo che l'argomento di discussione possa aver accarezzato l'ingaggio piuttosto importante. Immaginiamo che non ci siano state proposte in merito ad un abbassamento e che di conseguenza si sia trovata una risoluzione consensuale e definitiva. Oggi la posizione della società nerazzurra sembra categorica e dura. Forse é quella di ieri che era troppo morbida. Con le dovute distinzioni ed eccezioni, sia chiaro.

Lucio ha scelto la Juve. Che c'é di male, dirà qualcuno? Non esisteva nessuna clausola che glielo impedisse. Vero. Eccetto la famosa clausola del buonsenso. La sensazione fastidiosa é che le storie che finiscono in casa nerazzurra debbano per forza avere una fine traumatica e dolorosa. Siamo stati benissimo insieme, ci siamo rispettati e abbiamo toccato picchi di felicità estremi. Non c'era bisogno di rinnegare tutto. Improvvisamente tutto assume una luce surreale tendente allo squallido. Ci sarà modo di salutarsi? Ciao ragazzi, da domani gioco per quella gente là. Buona fortuna...Come hai detto che ti chiami? 

Twitter @SBertagna