editoriale

Da prendere al volo

LA FIORENTINA, BERBATOV E I CONFINI DELLA LEALTA’ “ACF Fiorentina comunica che l’operazione di acquisizione del calciatore Dimitar Berbatov è saltata definitivamente dopo che era stato definito un accordo con il Manchester...

Sabine Bertagna

LA FIORENTINA, BERBATOV E I CONFINI DELLA LEALTA'"ACF Fiorentina comunica che l'operazione di acquisizione del calciatore Dimitar Berbatov è saltata definitivamente dopo che era stato definito un accordo con il Manchester United (scambio di contratto condiviso, prima rata del corrispettivo in pagamento e garanzia fideiussoria per la seconda rata già sottoscritta) e dopo che era stata raggiunta un'intesa verbale con il calciatore sul suo contratto. Nella giornata di oggi, il club inglese aveva concesso al suo tesserato il permesso scritto di recarsi a Firenze per le visite mediche e per firmare il contratto. Il calciatore si era imbarcato, in compagnia del suo procuratore e con biglietti pagati dalla Fiorentina, su un volo diretto a Firenze. Ma a Firenze il giocatore non è mai arrivato. A causa di operazioni spericolate e arroganti di altre società, che niente hanno a che fare con i valori della correttezza, del fair play e dell'etica sportiva e che si collocano oltre i confini della lealtà. Per quanto riguarda il calciatore, al di là delle sue caratteristiche e del suo valore tecnico, a questo punto siamo felici che non sia venuto alla Fiorentina: non meritava la nostra città e la nostra maglia e i valori che essa rappresenta.

Si presenta con il titolo di un romanzo, il comunicato della Fiorentina, in merito alla vicenda rocambolesca di Berbatov. Un comunicato asciutto ma durissimo, che disegna con precisione i limiti del lecito oltre ai quali sarebbe ragionevole non spingersi. Ci sarebbero gli estremi per una beffa colossale. Trovi l'accordo con la società, paghi i biglietti al giocatore e questo alla fine non arriva perché strada facendo ha cambiato idea. Una o più volte. In aeroporto (la nuova location dove fare mercato) succede di tutto. Si sparge la voce che Berbatov abbia deciso di andare alla Juve. Alla fine non andrà nemmeno lì. Ma a Firenze non arriverà più. Ecco la risposta bianconera.

"Non abbiamo molto da chiarire con la Fiorentina - risponde Marotta - abbiamo agito con la massima correttezza e trasparenza per le dinamiche di mercato. Respingo al mittente le accuse del club viola nel comunicato, siamo entrati nell'affare Berbatov quando abbiamo saputo che aveva rifiutato la Fiorentina e nel frattempo c'era una proposta da parte del Fulham. Noi abbiamo fatto la nostra, poi il giocatore ha preferito restare in Inghilterra per motivi familiari, non è un rifiuto. Volevamo sfruttare un'occasione che ci aveva offerto il mercato, che vede molte squadre seguire un giocatore. Da chi abbiamo saputo che rinunciava ai viola? Abbiamo un rapporto di conoscenza profonda con l'ad del Manchester United David Gill, con il quale abbiamo già lavorato per quanto riguarda Pogba e con il quale ci vedremo domani ai sorteggi di Champions League".

No, in effetti non c'é molto da chiarire. Venire a conoscenza dell'esatto istante in cui Berbatov avrebbe rifiutato la Fiorentina in aeroporto e riuscire ad inserirsi nella trattativa non é da tutti. Stupefacente. Così incredibile, che nemmeno i viola ne sapevano nulla. Si mormora che il giocatore avesse confidato il cambio improvviso solo alla sua valigia. Alla fine Berbatov si é donato al Fulham. Ma come ci ha tenuto a precisare Marotta non si é trattato di un rifiuto. Ci mancherebbe. É probabile che "Berbatop" abbia semplicemente sbagliato aereo. Capita anche ai migliori top-player. Basta saperli prendere al volo...

Twitter @SBertagna