editoriale

Di punta

Sotto la scritta “attacco nerazzurro” è appesa la sua foto di Principe malinconico. Un sorriso che non si piega né agli eccessi delle vittorie, né a quelli delle sconfitte. Un personaggio che sarebbe perfetto in una di quelle opere...

Sabine Bertagna

Sotto la scritta "attacco nerazzurro" è appesa la sua foto di Principe malinconico. Un sorriso che non si piega né agli eccessi delle vittorie, né a quelli delle sconfitte. Un personaggio che sarebbe perfetto in una di quelle opere sudamericane di grande respiro, che nelle pieghe del calcio trovano, spesso inspiegabilmente, le risposte della vita. Milito, che rientrerà contro il Chievo domenica, è allo stesso tempo soluzione e problema di questo attacco. Soluzione perché un altro come lui la squadra non ce l'ha. Lui, che ha un'attrazione magnetica per la rete degli altri, di mestiere non fa solo quello. I suoi movimenti a disorientare, costruire, dialogare. Lui è quello che cerchi nel tabellino dei marcatori. Di solito, in altro tra i più prolifici.

Anche in questa stagione avere o non avere Milito in campo ha fatto la differenza. Scrive Pellizzari su Corriere.it: "In campionato Milito ha giocato 18 partite su 23 (i 3' finali di Inter-Pescara non fanno testo: anche perché dopo allora è rimasto ancora fuori, per la botta al ginocchio presa il 22 dicembre contro il Genoa). Con lui in campo, l'Inter ha portato a casa 35 punti segnando 18 gol. Tradotto in media-punti, con Milito l'Inter ne ha ottenuti 1,94 a partita, con 1,61 gol segnati. Senza, la media punti dell'Inter si è praticamente dimezzata (1), ed è scesa pure quella delle realizzazioni (1,25)."

La media è scesa perché Milito non ha all'interno della rosa nerazzurra un suo sostituto ideale. Non ce l'ha perché l'Inter non lo ha trovato o forse perché non lo ha cercato troppo intensamente. Perché credeva nel suo Principe e quando hai uno come lui, in teoria basta e avanza. Rocchi non ha le sue caratteristiche, non le aveva nemmeno Livaja (anche se le differenze di prospettiva tra i due sono ovvie). Tocca contare solo sulle sue spalle larghe perché nelle partite in cui è mancato, Palacio-Cassano non sono bastati. Milito, nel corso di questa stagione, non ha segnato dozzine di gol. E' a quota 8. Ma quando c'è lui tutto cambia e il gioco si gode i suoi suggerimenti. Sarà un problema da affrontare seriamente, quello del suo sostituto. A giugno o quando sarà. Senz'altro di punta.

Twitter @SBertagna