Quando ancora non vestiva i panni di allenatore dell'Inter, sollecitato sul tema Sneijder, il tecnico Claudio Ranieri affermò: "Sneijder è un giocatore che con me troverebbe sempre spazio. Dove? Dietro le due punte ovviamente".Divenuto poi allenatore dei nerazzurri, Ranieri ha sempre avuto uno Sneijder a mezzo servizio a causa dei continui infortuni che hanno colpito in questa prima parte di stagione l'olandese.La squadra a Lecce ha dimostrato di non reggere le due punte più il trequartista, un pò come quando Gasperini si ostinava a schierare il tridente d'attacco, seppur il centrocampo non era in grado di tamponare gli attacchi avversari senza il supporto delle punte.Il modulo che ha maggiormente giovato all'Inter in questo girone di andata è stato certamente il 4-4-2 con interpreti come Alvarez in grado di ricoprire il doppio ruolo di esterno di centrocampo e trequartista. Una volta provato poi a modificare questo credo tattico è arrivata la prima sconfitta dopo sette vittorie consecutive in casa della penultima in classifica, che sino a questo momento non era mai riuscita a vincere una gara tra le mura amiche.Il rientro di Sneijder inoltre ha portato a una involuzione di Alvarez, che ben aveva figurato nei turni precedenti contro avversari come Parma, Lecce e Milan. Ricky 'Maravilla' ha forse patito il rientro in squadra del numero 10 olandese, che ha praticamente spodestato dagli 11 titolari il talento argentino.Il centrocampo nerazzurro, formato dai soliti noti Zanetti e Cambiasso, non sembra in grado di fornire quel dinamismo necessario per giocare a tre in mediana, e il supporto di Milito e Pazzini nelle fasi difensive, sfavorisce gli attaccanti che tendono a essere meno lucidi e meno presenti sotto la porta. Sneijder rispetto ad Alvarez, non ha le caratteristiche per giocare largo a sinistra e quindi pur di schierarlo in campo, mister Ranieri è quasi obbligato a modificare i suoi dogmi.Come risolvere quindi questo problema? Il 4-4-2 è certamente il modulo più redditizio ma non l'unico da poter utilizzare. Nel secondo tempo di Napoli, Alvarez e Sneijder sono riusciti a coesistere dietro l'unica punta (Milito) e a procurare parecchi grattacapi ai difensori avversari. Un pò meno bene è andata quando l'olandese è stato schierato a supporto dell'unica punta con un centrocampo più folto. Il risultato è stato grande densità nel mezzo, ma molta sterilità offensiva. Il colloquio che c'è stato oggi tra la squadra e Ranieri, è servito anche a dissipare questi dubbi e già contro il Palermo si potrebbe assistere ad un'Inter schierata diversamente in campo rispetto alla sfortunata trasferta salentina.
editoriale
‘Dr Jekyll and Mr Hyde’ Sneijder: da risorsa a problema?
Quando ancora non vestiva i panni di allenatore dell’Inter, sollecitato sul tema Sneijder, il tecnico Claudio Ranieri affermò: “Sneijder è un giocatore che con me troverebbe sempre spazio. Dove? Dietro le due punte ovviamente”....
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