L'Inter non sa più vincere. Al momento, se un rimedio esiste, non lo conosciamo. In casa Inter ci si interroga freneticamente su quali provvedimenti sia salutare prendere per interrompere una discesa a tratti infernale. A questo proposito abbiamo provato ad analizzare l'attuale situazione nerazzurra insieme a Stefano Olivari, direttore di Indiscreto e giornalista del Guerin Sportivo, per cercare di capire in quale punto il giocattolo Inter si è irrimediabilmente rotto e soprattutto se ci sia modo di aggiustarlo...
editoriale
ESCLUSIVA Olivari: “Mercati strampalati, chi ha sbagliato paghi! Wes e Ranieri…”
L’Inter non sa più vincere. Al momento, se un rimedio esiste, non lo conosciamo. In casa Inter ci si interroga freneticamente su quali provvedimenti sia salutare prendere per interrompere una discesa a tratti infernale. A questo proposito...
Il problema dell'Inter è Ranieri? Dove ha sbagliato, se lo ha fatto?Credo che il problema non sia assolutamente Ranieri, che è stato preso con un contratto a termine che scade nel 2013 (una sorta di buonuscita nel caso il rapporto si interrompesse prima). Si è messo nelle mani dei giocatori più vecchi e comunque meno di quanto lo avesse fatto Leonardo. Contemporaneamente ha tentato di lanciare qualche giovane, che ha fallito. Ma il vero grande fallimento sono stati gli acquisti. I giocatori sono semplicemente invecchiati e già rispetto all'anno scorso questo è un fattore che pesa di più. Ci sono studi che dimostrano che un giocatore nel 2010 ha un valore, qualche anno dopo ne ha un altro e l'invecchiamento non è graduale. E' un crollo.
C'è modo di invertire la rotta? Che cosa devono fare tecnico e squadra per provarci?Ranieri fa cose normalissime. I giovani non ci sono, i giocatori "medi" come Pazzini e Ranocchia hanno subito un'involuzione. Nessuno può fare meglio di Ranieri. I giocatori non credo stiano remando particolarmente contro. Nemmeno Mourinho e Guardiola potrebbero fare molto in questa situazione. A 9 punti dal terzo posto c'è margine per sperare nella qualificazione alla CL. Buttare via tutto sarebbe assurdo. La stagione è partita male con un mercato fatto male. Palombo si pensava fosse pronto subito ma non è quel tipo di giocatore. Guarin è stato preso a questo punto per il futuro, ma il futuro scelto da chi? Tutto è dipeso dal mercato strampalato. Poi ci sono state alcune delusioni come Pazzini e Ranocchia (quest'ultimo anche per gli infortuni). In estate il mercato è stato costruito su nomi sopravvalutati, a partire da Forlan (non si sapeva che non avrebbe potuto giocare in Champions), in gennaio invece non è stato proprio fatto (Guarin al momento non esiste). Chi ha fatto tutto questo deve pagare.
Per assurdo prima del rientro di Sneijder l'Inter aveva raggiunto una sorta di equilibrio e una serie di vittorie. Può davvero essere diventato un problema tenere l'olandese in campo?Sneijder insieme a Maicon sono gli unici due fuoriclasse rimasti all'Inter. Due giocatori che tirati a lucido fanno ancora la differenza. Sarebbe stupido non tenerli. E comunque il calciomercato si fa soprattutto sui giornali, quello un po' "cialtroneggiante" dove tutto è possibile, e io devo ancora vedere un Manchester United che tira fuori 40 milioni per Sneijder. Se non ci sono campioni non c'è nessuno che traina la squadra. Sneijder va tenuto a tutti i costi. La squadra è vecchia. Se Eto'o avesse segnato nel derby dell'anno scorso oggi saremmo qui a parlare di scudetto di Leonardo, per dire.
E quindi come si può fare per invertire questa rotta pericolosa?Torniamo a quello che ci siamo detti prima. I giocatori non sono più quelli di un anno fa. Non c'è niente che possa invertire la tendenza in questo campionato. Ranieri al momento può solo evitare sbracamenti, parlare chiaro e sperare che chi è davanti crolli. Parlare di rimonte sarebbe puro cialtronismo. Conviene giocarsi i jolly fisici ed emotivi in CL, dove un Milito può giocarti ancora una grande partita. Né Ranieri né Guardiola possono rivitalizzare questa squadra. Bisogna far giocare i più freschi. Poli a questo proposito è sicuramente un giocatore in cui credere. E naturalmente sperare che Udinese e Lazio perdano punti. Questa stagione mi ricorda quella del 93-94 con Marini e Ottavio Bianchi, che vide l'Inter alla fine della stagione poco sopra la zona retrocessione. Me la ricorda come atteggiamento e come mollezze. Contro il Napoli per esempio la sensazione era che l'Inter non avrebbe mai segnato. La mollezza è chiaramente figlia di una mollezza fisica, non perché i giocatori entrino molli in campo. In CL si può ancora fare qualcosa, quanto meno provare ad andare avanti.
La partita Milan-Juventus che tipo di equilibri ha messo a nudo? La "sacra alleanza" si è rotta?A livello politico le due squadre sono alleatissime. Diciamo che gli screzi sanno di molto fumo e poco arrosto. Basti pensare a quello che sta succedendo in Lega con una fazione capeggiata dall'Inter, che vorrebbe defenestrare Beretta, e quella composta da Milan e Juventus che invece lo protegge. Ognuno fa il suo gioco soprattutto perché l'obiettivo di vincere il campionato è condiviso da entrambe le squadre. La Juventus politicamente gode di protezione per la vicenda Calciopoli mentre il Milan rappresenta la squadra economicamente più forte e trainante. E' un film già visto. Marciano insieme, hanno gli stessi obiettivi. Milan e Juventus hanno anche la stessa visione del calcio, che è molto diversa da quella di Moratti. E questo a Moratti bisogna riconoscerlo.
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