editoriale

Facciamo l’Apache?

Fastidio. E’ quanto si dice abbia provato la dirigenza rossonera alla notizia che anche l’Inter si fosse inserita nell’affare Tevez. D’altronde questo inserimento non nasce così all’improvviso, ma trova le sue...

Sabine Bertagna

Fastidio. E' quanto si dice abbia provato la dirigenza rossonera alla notizia che anche l'Inter si fosse inserita nell'affare Tevez. D'altronde questo inserimento non nasce così all'improvviso, ma trova le sue origini nell'estate scorsa, quando i nerazzurri avevano contemplato la possibilità di portare in nerazzurro l'Apache. Ci si era arenati su un prezzo di listino piuttosto alto e poco propenso ai ribassi. Almeno allora.

Oggi la situazione è un po' cambiata. Tevez continua a non essere importante per il progetto Mancini e le scaramucce registrate negli ultimi mesi hanno contribuito ad inasprire la situazione. Al City i giocatori non mancano e quindi quasi inevitabilmente si è arrivati a gennaio con la certezza che qualcosa succederà. Che cosa e in quale direzione non è dato saperlo.

Se da una parte si dice che Galliani si trovi in Brasile per parlare di Tevez con il suo agente, l'emittente britannica Sky Sports è sicura che l'Inter si farà viva in Inghilterra nelle prossime ore per parlarne con la società. Il Milan sembra abbia già un accordo di massima con il giocatore, ma non ancora con il City. Il prestito è una formula che potrebbe piacere anche agli inglesi se considerato con obbligo. Ai rossoneri, convinti che tutti i giocatori del mondo bramino per ridursi lo stipendio pur di vestire la loro maglia, quell'obbligo lì piace poco. Come andrà a finire la telenovela? Forse in questo momento non è nemmeno così importante quale delle due squadre lo prenderà. Il derby è appena iniziato.