editoriale

Il ritratto di BELFODIL: dall’infanzia travagliata all’idolo RONALDO. Ottimo MAZZARRI perchè…

Se Belfodil possa rappresentare o meno la “medicina” giusta per quest’Inter, reduce da una stagione con un nono posto e nessuna competizione europea, è quanto si chiede James Horncastle in un lungo articolo uscito per...

Sabine Bertagna

Se Belfodil possa rappresentare o meno la "medicina" giusta per quest'Inter, reduce da una stagione con un nono posto e nessuna competizione europea, è quanto si chiede James Horncastle in un lungo articolo uscito per WhoScored.com, dove la giovanissima carriera di Ishak Belfodil viene attentamente analizzata. 

LE ORIGINI - Nato in Algeria, ha vissuto dall'età di sette anni in Francia, vicino a Parigi. Le cose non andavano benissimo. Un brutto posto dove si viveva male. Ishak, che ha portato avanti gli studi, si è salvato perché ha sempre avuto il calcio in testa. Molti dei suoi amici non avevano un lavoro, alcuni sono finiti male. Uno è morto in un incidente, evento che ha avvicinato Ishak in maniera definitiva alla fede. Se la fede l'ha sostenuto nei momenti peggiori è stato il calcio a salvarlo e a portarlo lontano da lì. Notato da uno scout del Lione gli è stato offerto un posto nella loro accademia. La svolta. 

SOMIGLIANZE & IDOLI - Belfodil è stato da subito paragonato, per via delle origini e del ruolo di attaccante, a Karim Benzema. In realtà Ishak è molto più alto del giocatore del Real Madrid e rispetto a lui si muove un po' meno in campo. L'idolo principale di Belfodil è un ex-nerazzurro: Ronaldo. Il più forte di tutti i tempi, lo ha definito Ishak. Ma anche Ibrahimovic gli è di ispirazione. Guarda caso, due giocatori che hanno vestito la maglia nerazzurra.

L'ARRIVO IN ITALIA - Con il Lione si incrina qualcosa, nel suo ruolo c'è molta concorrenza. A questo punto Belfodil viene ceduto in prestito al Bologna. Lì arriva in un momento estremamente delicato, in piena lotta per la retrocessione, e viene utilizzato poco. Solo 8 presenze per lui. Poca fiducia? Paura di puntare su un giovane in un momento così delicato? Quelle 8 presenze sono però sufficienti per destare la curiosità del Parma. E così Belfodil si trasferisce ad un'ora da Bologna e prende il posto di Giovinco, che va alla Juventus.

PARMA - AL Tardini Belfodil ha iniziato a mostrare il suo potenziale, segnando e mandando in rete i compagni. Anche il suo temperamento è venuto fuori e in alcune occasioni ha creato qualche discussione all'interno della squadra. Ma le cose vanno bene. Segna 5 gol in 8 partite e lo vogliono la Juventus e il Napoli. Ma alla fine del mercato Ishak è ancora un giocatore del Parma. Qualcuno racconta che è deluso. 

POTENZIALE DA NR. 9 - Salvatore Bagni ha detto di lui: "Ha il fisico di un nr. 9. Si muove negli spazi come una seconda punta e può bruciare l'avversario nell'uno contro uno." Belfodil potrebbe diventare un attaccante completo, non solo in qualità di finalizzatore ma anche con l'obiettivo di creare gioco. Dei giocatori in Serie A di età inferiore ai 23 anni solo Erik Lamela, Stevan Jovetic, Lorenzo Insigne e Adem Ljajic hanno fatto più assist. La particolarità è però che ognuno di questi giocatori ha iniziato giocando come nr. 10 e in alcuni casi si è poi trasformato in un falso nr. 9. L'aspetto interessante di Ishak risiede proprio nel suo essere così vicino al concetto tradizionale di attaccante. La precisione di tiro sotto rete è stata del 52%: un dato superiore a chiunque con meno di 23 anni che abbia giocato più di 10 partite in Serie A. Dei sette giocatori di età inferiore a 23 anni che hanno segnato più gol di Belfodil solo tre (Lamela, Icardi e Muriel) possono vantare un tasso di realizzazione migliore del 16%. 

LA PAROLA A MAZZARRI - La percentuale realizzativa di Ishak Belfodil è destinata a migliorare e il motivo si chiama Walter Mazzarri. Il nuovo allenatore nerazzurro ha un vero e proprio talento per trasformare gli attaccanti in prolifici marcatori. Ne sono un esempio concreto Nicola Amoruso e Rolando Bianchi, che giocavano nella Reggina allenata da Mazzarri. La loro media gol a partita passò rispettivamente da 0,27 e 0,04 (prima di Mazzarri) a 0,44 e 0,41 (con Mazzarri). Ma ci sono altri esempi. Pazzini alla Sampdoria (con una media gol a partita cresciuta da 0,23 a 0,31) e naturalmente Edinson Cavani (con una media gol a partita cresciuta da 0,57 a 0,75).

UN'INTER RINGIOVANITA E ALL'ATTACCO- Ishak Belfodil va ad aggiungersi ad altri promettenti giovani, che già giocano nell'Inter: Mateo Kovacic e Juan Jesus. I nerazzurri sembrano aver appreso la lezione subita in maniera piuttosto dolorosa nel corso della passata stagione. L'attacco sembra finalmente un reparto affollato. L'infortunio di Milito, seguito da quello di Palacio e il provino di Carew sono ormai solo dei lontani ricordi. La speranza per la prossima stagione è che l'attacco Icardi-Belfodil-Palacio, con il sostegno dell'esperienza di Milito, torni ad essere uno dei più temuti. 

Twitter @SBertagna