editoriale

IN PUNTA DI PIEDI

La cosa più difficile quando si inizia una nuova stagione, dopo che la precedente è stata insistentemente tempestata da disgrazie e malumori, è scrollarsi di dosso i vecchi errori. Le cattive abitudini. A Mazzarri, contro il Genoa, non...

Sabine Bertagna

La cosa più difficile quando si inizia una nuova stagione, dopo che la precedente è stata insistentemente tempestata da disgrazie e malumori, è scrollarsi di dosso i vecchi errori. Le cattive abitudini. A Mazzarri, contro il Genoa, non interessava giocare 90 minuti perfetti di gioco spettacolare. A Mazzarri interessava soprattutto centrare due obiettivi. Non prendere gol, evitando così di minare la fiducia e la sicurezza dei suoi giocatori (è un attimo ritrovarsi nel tunnel dei gol presi e delle rimonte difficili). E vincere. Per iniziare bene e proseguire i lavori in corso. Perché c'è ancora da lavorare e questo Mazzarri lo ha bene in mente. La cosa non sembra spaventarlo.

Era il Genoa. Non il Cittadella. Nemmeno la Juve. Per questo motivo probabilmente in molti avranno adocchiato la formazione inziale con la fronte aggrottata. Prudenza e cautela con il Genoa? Eppure non c'era paura nelle scelte di Mazzarri, cosa che avremmo compreso meglio alla fine della partita. Piuttosto parsimonia e lungimiranza. Dosare chi non è ancora al 100% (Kovacic), spaccare la partita al momento giusto (Icardi), permettere ai nuovi di ambientarsi, anche se per pochi minuti (Taider). Una trasformazione tattica, che ha concentrato le cose interessanti nell'ultima mezz'ora, dopo aver contenuto rischi ed emozioni nella prima parte. Allo stato attuale delle cose, una decisione probabilmente molto saggia.

Una partita, la prima poi, è nulla per dire quel che succederà in questo campionato. Non è ancora tempo di dare giudizi al mercato nerazzurro, ma due parole su Icardi è bene spenderle. Fisico e con i movimenti giusti, sembra davvero un acquisto azzeccato. Giovane e con margini di miglioramento. In linea con le nuove aspettative dei nerazzurri, insomma. Una partita è nulla per dire se Mazzarri curerà l'Inter dai suoi mali, regalandole la svolta e i risultanti dei quali ha bisogno come l'aria. E' probabilmente poco o nulla per conquistare il popolo interista (che ieri Mazzarri ha ringraziato per l'accoglienza e il sostegno). E' forse nulla per dare sfogo anzitempo a facili entusiasmi. Ma è comunque qualcosa. Qualcosa che mancava da un po'. E per cui non possiamo fare a meno di sorridere.

Twitter @SBertagna