editoriale

Inter-Thohir, cala il silenzio. Moratti riflette mentre l’indonesiano…

Tutto in standby. Quando la cessione dell’Inter agli indonesiani sembrava ad un passo, almeno secondo indiscrezioni giornalistiche – il presidente Massimo Moratti ha frenato: “Non credo saranno giorni decisivi, il 90% delle cose...

Eva A. Provenzano

Tutto in standby. Quando la cessione dell'Inter agli indonesiani sembrava ad un passo, almeno secondo indiscrezioni giornalistiche - il presidente Massimo Moratti ha frenato: "Non credo saranno giorni decisivi, il 90% delle cose che leggo sono false" (http://www.fcinter1908.it/?action=read&idnotizia=82576), ha detto sotto gli uffici della Saras lunedì scorso. Poi sono arrivate, mercoledì in tarda serata, le sue dichiarazioni da Bruxelles: "Ho letto numeri pazzeschi, non veri. Non è una questione di vendere la squadra, ma certamente bisogna ricostruire la società. Thohir e gli indonesiani non sono gli unici interessati, ci sono ritorni di fiamma. Vedremo a chi e se possiamo fare un passo importante nel cedere una quota".

PAUSA - Il patron interista, stando alle sue parole, non sembra intenzionato a cedere il club nerazzurro. Almeno non le quote di maggioranza: sta cercando un socio (di minoranza) che possa aiutarlo a far tornare l'Inter competitiva e quindi potrebbe cedere il 20-30% delle quote, almeno inizialmente. Ha parlato anche di ritorni di fiamma: si è pensato ai cinesi della China Railway Construction Corporation (che avevano già firmato, poi tutto è sfumato o almeno così è sembrato) o anche ai dirigenti della Mabetex. Nel caso dei cinesi per esempio si era parlato di cifre molto più elevate per il 15-30% della società. La cordata indonesiana avrebbe offerto per tutto il pacchetto una cifra che si aggira attorno ai 300mln.

SILENZIO - Potrebbero essere state semplicemente dichiarazioni strategiche perché Thohir sembra ancora in pole position. E la sua intenzione è sempre quella di prendersi il pacchetto maggioritario (la società nerazzurra ha un bilancio in perdita e difficilmente un imprenditore potrebbe accettare di investire senza un certo tipo di garanzie). Sulla questione sembra essere calato il silenzio: se il magnate della comunicazione si era sbilanciato scrivendo su Twitter 'forza Inter amala', 'dovrò imparare l'italiano' e aveva anche retwittato i tifosi che gli scrivevano che se avesse fatto il bene dell'Inter loro avrebbero apprezzato, da giorni ormai non commenta, non cinguetta, non retwitta: racconta della sua squadra americana, la DC, parla della sua famiglia, ha postato la locandina di un film. Nessuna traccia del nerazzurro. Marcia indietro o è solo la quiete prima della tempesta? Sta per cominciare una nuova settimana...