La serata era gonfia di presagi. Più o meno velati. Dopo numerosi segnali (il pallonetto al volo di Forlan allontanato con forza quasi a ricordare che non c'era spazio per i sogni, quello più evidente) la partita sembrava essersi arresa alla mediocrità del pareggio. Un'illusione che aveva incominciato ad assumere le sfumature della quasi conquista. Nessun gol subito poteva pur sempre rappresentare una piccola svolta alla quale aggrapparsi. Un piccolo patrimonio da proteggere con le unghie.
editoriale
Io speriamo che me la cavo
La serata era gonfia di presagi. Più o meno velati. Dopo numerosi segnali (il pallonetto al volo di Forlan allontanato con forza quasi a ricordare che non c’era spazio per i sogni, quello più evidente) la partita sembrava essersi arresa...
Invece, in pieno recupero, dopo alcuni tentativi pericolosi da parte del Marsiglia (nell'indole tutt'altro che soddisfatto del pareggio) ecco la beffa orchestrata con il massimo della perfidia. Un calcio d'angolo, al 92°, ed ecco quel poco di certezze delle quali nessuno era particolarmente soddisfatto, ma che comunque erano ormai date per assodate, svanire. Un'incertezza di troppo, il ritardo fatale e Chivu può solo cercare di trattenere Ayew tirandogli la maglietta. Come un bambino intrappolato nella sua delusione. Impotente.
I risultati negativi non cambiano e non cambiano nemmeno le dichiarazioni di Ranieri nel post partita. Sconfitta dopo sconfitta, diventa sempre più difficile distinguere quanto le sue parole siano frutto dell'esigenza di difendere la propria squadra o piuttosto quanto queste abbiano irrimediabilmente assunto la forma di una suggestione. Una suggestione nella quale gli elementi negativi sembrano una logica conseguenza di un fallimento iniziato in un'altra epoca. E per questo meno gravi o forse più normali. Ma vista da fuori questa situazione non ha proprio nulla di normale. E non perché perdere non lo sia a priori. Non è normale che non mandiamo in rete una palla da quella bulimica partita con il Palermo. Non è normale che un calcio d'angolo possa mettere a soqquadro una difesa con tale semplicità. Non è normale che un pareggio contro una squadra con evidenti mancanze tecniche possa costituire la massima ambizione. La cosa più spiazzante non è che tutto ciò stia accadendo (anche se ne avremmo fatto volentieri a meno). Strano è' non vederci nulla di sbalorditivo. Non riuscire a separare le colpe dalla sfortuna. I movimenti giusti da quelli goffi. La verità dall'illusione.
Twitter @SBertagna
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